NUOVE TENDENZE IN TEMA DI SESSUALITA' E RAPPORTI SOCIALI E INTERPERSONALI.PREMESSA: COMPLICATISSIMO SPIEGARE LA CASTITA' OGGI?
ASSOLUTAMENTE NO! E' VERO CHE proporre ad una cultura basata sull'edonismo e sul sessismo il tema della castità non è agevole. Tuttavia, da un punto di vista etico è opportuno riflettere sull'argomento, in quanto non si tratta di una problematica casuale, bensì di un discorso che investe tutta la persona e tutte le persone. Certo, l'approccio cognitivo verso di essa si diversifica in base alle proprie concezioni etiche e religiose. C'è chi contesta apertamente questo valore, c'è chi lo difende a spada tratta e non solo in un certo periodo della vita umana, ma anche in tutti gli stati di vita, compreso quello coniugale.A PRESCINDERE DA QUANTO PRECEDE E PIU’ IN GENERALErestituendo dignità al valore della verginità si sono generate delle vere e proprie aberrazioni culturali. Per difendere la verginità, infatti, uomini e donne si espongono a pratiche sessuali ancora più rischiose. Un terzo delle RAGAZZE intervistate affermava di avere praticato sesso anale. I tre quarti degli uomini erano stati oggetto di fellatio. E il tutto, ovviamente, senza protezione del PRESERVATIVO.Le ragazze intervistate spiegano che questo modo di approcciarsi alla sessualità permette loro di definirsi vergini, dato che non c’è stata lacerazione dell’imene. E quindi, senza questa esperienza, si ritengono protette da qualsiasi rischio di contagio per le malattie sessualmente trasmesse.ALTRA RICERCA SPIEGA, OGGI, CHE i single italiani hanno in media 43 anni e sono ottimisti per il futuro (il 31%, contro il 20% di chi è in coppia, è convinto che "i miei anni più belli me li riserva il futuro"). E in attesa dell'amore ideale, aspettano: PIÙ DI 1 SU 10 SI DICE ANCORA VERGINE, contro meno dell'1% di chi ha un partner. Ma le differenze tra accoppiati e conviventi non si limitano alla vita sotto le lenzuola. Gli italiani in coppia, per esempio, si dichiarano in genere più felici di quelli senza rapporto stabile (86% contro 72%), e le più insoddisfatte risultano le giovani ragazze single. Tra cuori solitari e innamorati, inoltre, cambia anche la scala di valori. Invitati a elencare gli 'INGREDIENTI' DELLA FELICITÀ, infatti, gli accoppiati danno più importanza a vita sentimentale (69% contro il 52% dei single), situazione economica (48% contro 43%) e attività sessuale (38% contro 30%), mentre i single mettono in cima alla classifica le amicizie (53% contro 34% degli accoppiati) e la vita sociale (36% contro 28%). Infine, l'ultimo 'COLPO BASSO' al luogo comune che vorrebbe i single più disinibiti e sessualmente attivi: fra gli elementi da cui dipende il livello di soddisfazione personale, l'attività sessuale viene citata più spesso dagli accoppiati che dalle anime libere (27% rispetto a 13%).PAROLE CHIAVE:
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