DELLA CLINICA PRIVATA "SANTA RITA" DI MILANO.
Omicidio volontario aggravato dalla crudeltà , lesioni personal gravissime , falso e truffa al sistema sanitario nazionale: sono alcune delle accuse contestate dalla Procura di Milano a medici ed ex dirigenti della clinica privata Santa Rita del capoluogo lombardo, arrestati dalla Guardia di finanza. L’inchiesta che riguarda la clinica di via Jommelli è cominciata nel gennaio del 2007 dopo una segnalazione anonima.UNA VERA CLINICA DEGLI ORRORI Da quanto emerge, nel corso di interventi sarebbero stati asportati polmoni anche in caso di tubercolosi. In altri casi sarebbero state asportate mammelle a donne in giovane età, anche a una ragazza di 18 anni, senza motivo, quando sarebbe bastata la semplice asportazione di noduli. Ignari i pazienti operati nella clinica, che ritenevano di essere curati in una struttura ospedaliera d’elite. Spesso gli interventi chirurgici voluti al Santa Rita andavano contro i pareri del medico curante dei pazienti e accadeva che chi veniva sottoposto a operazione firmava un consenso informativo incompleto o del tutto falso, che riportava indicazioni chirurgiche diverse da quelle che poi venivano effettuate. I medici si accanivano sui pazienti più anziani che sottoponevano a operazioni inutili. In particolare, A UNA 90ENNE, MORTA SOTTO I FERRI, È STATA ASPORTATA PARTE DEL SENO PER 3 VOLTE IN SETTE MESI. “Chi veniva ricoverato al Santa Rita aveva 99 probabilità su 100 di essere operato. Grazie al sistema ideato per gonfiare i rimborsi, lo stipendio base dei medici della clinica, pari a circa 1700 euro al mese, poteva raggiungere i 27.000. Una macchina da guerra architettata per far soldi” così i pm hanno definito la Santa Rita.