MARCO PICCOLO

QUESTO MATRIMONIO S'HA DA FARE ... E SUBITO!!


Venduta dai genitori come promessa sposa a uno sconosciuto in cambio di una cospicua dote, una giovane marocchina fugge di casa fingendo di essere stata sequestrata.
POST IN ESCLUSIVA. PIACENZA, CITTA' LAMBITA DAL PROFONDO NORD,  E POLITICHE DI INTEGRAZIONE DEGLI EXTRACOMUNITARI E DEI LORO FIGLI NATI O VISSUTI IN ITALIA .LA STORIA IN ESCLUSIVA Famiglia marocchina con tre figli maschi e un'unica figlia: Malica. La preoccupazione ossessiva  dei genitori: chi  sposerà  questa ragazzina  che non  sembra neppure un' araba, quanto piuttosto un'adolescente scostumata italiana?Ed ecco il miracolo, perchè Allah è grande.Un palestinese, tale Kaled, con  cittadinanza francese  sente parlare di Malica  e, oramai sessantenne (rimasto vedovo due volte), si invaghisce "a distanza" della vergine marocchina. Così - come usi, costumi e tradizioni impongono -  scrive ai genitori della ragazza chiedendola in sposa e offrendo doni. Nello specifico:-per la futura amatissima suocera (46 a.) un collier di Cartier, oro bianco, 103 g. (circa 10.000 euro):-per il futuro suocero (53 a.) un anello di oro bianco (20g) con 2 carati di brillanti (circa 3.000 euro) più 5000 euro in contanti.IN SOMMATORIA POSITIVA, subito prima delle nozze - fermo restando il fatto che il padre si fa garante della verginità della figlia - 20.000 euro, sempre in contanti e tutte le spese delle nozze ( festeggiamenti stabiliti in due giorni) a carico dello sposino.  I "regali" sono tutti in oro bianco proprio a metaforizzare la purezza illibata della promessa sposa che, se fosse già stata "usata", non varrebbe nulla, anzi….) I genitori, al settimo cielo per l'insperata fortuna che li ha colti e che salva la figlia da un destino miserrimo (sposa o convivente  di qualche  coetaneo spiantato, senza permesso di soggiorno, cialtrone,  ecc...) comunicano la lietissima novella a Malica e l’ONORE CHE LE E’ STATO RISERVATO.  La ragazza, a detta dei genitori, presa da comprensibile entusiasmo, sente il bisogno di uscire a prendere una boccata d'aria e  misteriosamente.... scompare.  Il padre, la mattina successiva,  denuncia al comando CC di Piacenza il rapimento della ragazza. Ope legis,  i CC  di Piacenza trasmettono, atteso il reato ipotizzato, il fascicolo alla DIA (Direzione investigativa Antimafia) di Bologna che, in 5 ore, individua l'appartamento dove si trova l'ostaggio (grazie al cellulare che Malica o i suoi carcerieri continuano ad usare). I reparti speciali dei CC fanno irruzione nel covo per liberare l'ostaggio, viene sgomberato l’intero condominio nell’hinterland milanese (59 famiglie), viene creato un cordone di sicurezza nel quartiere, poi  i CC del ROS in tenuta di combattimento, entrano sfondando la porta, e, contestualmente, penetrando attraverso  le finestre del“COVO” lanciando lacrimogeni, gas paralizzanti, bombe accecanti, ecc… . Solo molte ore dopo risalta l'evidenza che Malica non è stata rapita, è fuggita volontariamente per evitare questo matrimonio per lei ripugnante.Ora la ragazza si trova in struttura protetta anche per proteggerla dalla vendetta dei suoi parenti che essendo stati "disonorati", secondo la loro tradizione, sarebbero “LEGITTIMATI” a “PUNIRLA” ANCHE CON LA MORTE ( E NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA QUI IN Italia). Le indagini, intanto, continuano per chiarire la posizione dei genitori che negano strenuamente di aver "costretta" la figlia a contrarre un matrimonio combinato e non gradito e affermano che, purtroppo, a causa delle pessime frequentazioni, la loro bambina è diventata una p…….