MARCO PICCOLO

PSICOLOGIA: IL GRIDO, IL GRIDO CHE UNISCE, IL GRIDO CHE LIBERA....


E IL LORO GRIDO SALI' A DIO (Esodo).La Nostra carissima e insuperabile Amica MARIANNA mi chiede qualche riflessione psicologica  sul "GRIDO" e, per non lasciarmi dubbi,  mi dice che sta parlando di Shout, di Schrei, di Cri.Rispondo volentieri: Il grido è un suono
inarticolato emesso nelle condizioni psicologiche più diverse che vanno dalla gioia al dolore, dalla minac­cia al richiamo. Il grido sta all'inizio della vita dell'uomo sulla terra. Il grido di caccia, di guerra, d'amore, di terrore, di gioia, di dolore, di morte. Ma anche gli animali gridano; e per l'uomo primitivo gridano anche il vento e la terra, la nube e il mare, l'albero e la roccia, il fiume… Ma solo l'uomo si raccoglie attorno al proprio grido, in assenza degli eventi che l'hanno provocato. Al grido sono legati gli aspetti decisivi dell'esistenza e nella rievocazione del grido le più antiche comunità umane non solo scorgono la trama che le forma, ma annodano stabilmente i fili della trama, cioè si sta­biliscono e conformano nel loro essere comunità umane. Numerose sono le tecniche che utilizzano il grido a scopo terapeutico perché lo considerano il mezzo privilegiato per mettere in con­tatto i sentimenti con le loro espressioni e per sbloc­care con la voce energie contenute e minacciose.