MARCO PICCOLO

RIFLESSIONI, SCIENZA, PSICOLOGIA, DIMENTICARSI DI VIVERE, MODERNIZZAZIONE, VELOCIZZAZIONE, STILE DI VITA


RIFLESSIONEMODERNIZZARE E VELOCIZZARE:SIAMO AL FAST FOOD DELL'ANIMA
Modernizzazione è diventata una parola magica, come l'essere veloci è un imperativo del sodalizio tecnologico e correre e superare gli altri uno stile di vita, affermato nella società occidentale. Tutto questo, nondimeno, non rappresenta una garanzia per il futuro. Al contrario, ci sono forme dell'esperienza dell'uomo, che vanno tutelate e che non possono essere cancellate. Tutto quello che leggi e regole del mercato e della globalizzazione, considerano residui premoderni, sono a volte, invece, elementi irrinunciabili di un'idea di ricchezza più matura. Non saranno, appunto per questo, il denaro e le merci, la polizza vita dell'umanità. Ci può essere altro, come per esempio il pensiero, il gusto della lentezza o il rispetto del limite, che possono salvarci. Oggi c'è ansia di conoscenza, fa moda viaggiare, cercare di essere in ogni luogo, ma in realtà la maggior parte dei moderni turisti, che sciamano da una città all'altra, finisce col rimanere seduta sui propri pregiudizi, con la stessa fame di sapere che aveva al momento della partenza. Si può viaggiare molto di più, secondo me, fantasticando sulle carte geografiche, fermandosi a parlare con il vicino di casa, leggendo un libro, domandandosi come vede il mondo un moscerino, guardando la nostra città con gli occhi di un forestiero, “pregando” in silenzio. Tutto questo sarebbe un modo per combattere un despota nel mondo attuale, una potenza che non si osa mai sfidare: la velocità. Anche nei rapporti umani i momenti più importanti, come il lento costruirsi di un'intimità e l'elaborazione del desiderio, vengono buttati via, come un'inutile perdita di tempo. Siamo al fast food dell'anima. Per fortuna c'è un giudice lucido e durissimo della velocità: la lentezza, un vizio d'origine dei popoli del mediterraneo, o forse una qualità, che è capace di respingere l'invasione degli spazi riservati alla quiete e alla gioia. La lentezza va intesa, di conseguenza, non come il passato della velocità, ma come il suo futuro, che può salvare il mondo moderno dell'usa e getta universale, che mai si ferma, neppure di fronte ai limiti invalicabili.