MARCO PICCOLO

PROSTITUZIONE


Baby prostitute dell'Est. Europa: offerte in strada ai malati del sesso
Mina (il nome è di fantasia) aspetta seminascosta tra la vegetazione incolta, è in attesa dell'uomo con cui ha appuntamento. Gli ha assicurato di avere quattordici anni, fosse stata maggiorenne lui non sarebbe arrivato e allora niente soldi. Eccolo. Arriva, ferma la macchina e apre lo sportello. Prima che lei monti su le chiede ancora l'età, lei assicura «ho quattordici anni». Sì, perché in tutto il nord si è aperta da tempo una nuova frontiera della prostituzione: quella delle minorenni che arrivano dai paesi dell'Est. Le giovani schiave del sesso mercenario, cioè le vere vittime, sono ovviamente controllate da sfruttatori solitari o che "lavorano" in piccoli gruppi, come sempre accade in contesti del genere.L'ultima frontiera del vizio, segna la linea di confine sullo sfruttamento della prostituzione minorile, mentre già da tempo le forze dell'ordine, indagando sulle doppie vite e le inconfessabili dissolutezze di tanti integerrimi cittadini, hanno svelato i misteri dell'ITALIA  nascosta. Le preferenze vanno alle case d'appuntamenti, agli scambi di coppia, al voyerismo di chi ama i filmini amatoriali, magari da mandare poi su You-Tube. Tempo fa in meno di sei mesi erano state scoperte a ROVIGO (!!!) sedici case d'appuntamento. Qui ad esercitare il mestiere più antico del mondo erano donne cinesi, sudamericane, siciliane, napoletane e calabresi (ben nove). I prezzi? Da cinquanta euro per le cinesi, ai cento per colombiane e italiane, con le ovvie variazioni in base alle prestazioni.