MARCO PICCOLO

RIFLESSIONE DELLA NOTTE (tenuto conto che domani è la festa dei NONNI)


RIFLESSIONE DELLA NOTTE  TE LA DO IO LA FESTA DEI NONNI......
C'è oggi una diffusa afasia dei sentimenti e dell'esistenza coniugale. Le coppie occidentali sono sempre più pitocche. Un figlio, quando va bene. Elettrodomestici teconologici, ma case asettiche e silenziose. Pochi amici per cazzeggiare, quasi mai parenti vicini o lontani (e comunque sempre «serpenti»). Nonni affidati a badanti appena regolarizzate. Cene veloci, senza sapori, senza parole, senza commensali. La famiglia che viene raccontata nella commedia cinematografica annaspa nel minimalismo. Inciampa sull'eros. Smarrisce ruoli, compiti, funzioni dei due sessi ed è forse per questa ragione che il cinema «etnico» raccoglie divertiti consensi. Perchè film come il mio grosso grasso matrimonio greco o sognando Beckham hanno successo? Le battaglie della romantica Nia Vardalos o i dribbling della piccola Parminder K. Nagra non bastano a giustificare gli incassi. La ragione, forse, s'annida altrove: nella serena immagine domestica che offrono e che gran parte del mondo occidentale ha smarrito. Tra i greci di New York e gli indiani d'Inghilterra il sangue è ancora un collante fortissimo. Per sopravvivere alle difficoltà, all'emarginazione, al razzismo. le case sono sempre aperte. In ogni momento piombano cugini, zii, parenti lontani. Tutti insieme mangiano e discutono. fanno chiasso, bevono, ascoltano musica improbabile. Le madri sono invadenti, i padri sono rigidi e babbei. Ma alla fine le regole avite, ammorbidite dalla contaminazione straniera, offrono sicurezza in mezzo a tante cose virtuali e flessibili. E' bello pensare che i genitori si preoccupino del matrimonio delle figlie. E che i figli trasmetteranno ai nipoti la lingua e la cucina delle madri. E così, dopo aver sorriso al cinema sarà più lieve affrontare l'orda di parenti riunita per il cenone di Natale.