segnalazione
Le voci contro il corpo. L'uomo che telefonava alle segreterie telefoniche.IN una penombra indistinta, un uomo solleva la cornetta e compone un numero. Quell'uomo... ascolta le segreterie telefoniche. Il suo è il monologo di un delirio che parte quasi come un gioco e diventa via via più ossessivo, trascinandolo nel baratro perverso del triangolo telefonista-strumento-voce di donna. Le voci è appunto il titolo del monologo scritto dal Prof. Claudio Magris - germanista, docente universitario, romanziere - SI TRATTA DI un ingrandimento della morte dei rapporti fra le persone, dei cammini traversi che una mente può scegliere per costruirsi in qualche modo una reticolo di relazioni. L'io narrante è incapace di rapporti diretti, scivola nell'innamoramento sì di donne, ma non del loro corpo: delle voci registrate. Il delirio si impossessa di lui lasciandogli comunque tutta la lucidità che di una vita delirante fa parte: la scelta dei numeri, degli orari, quasi un controllo delle emozioni. Il tradimento viene dai suoni metallici di un repondeur, una voce fasulla.