MARCO PICCOLO

GIUDICI E TRIBUNALI PER IL POPOLO VENETO


Ricusa il giudice: «Voglioun tribunale del popolo veneto»Padovano di 42 anni, sotto accusa per resistenza a pubblico ufficiale, contesta il difetto di giurisdizione
Ecco l’ombra del Tribunale del popolo veneto che avanza. E non sono chiacchiere da comizi in camicia verde. Un indagato, accusato di resistenza a pubblico ufficiale, si dichiara cittadino del "Popolo Veneto" e vuole essere giudicato da un "giudice di nazionalità e cittadinanza veneta in sede alla propria istituzione di autogoverno".Gabriele De Pieri, quarantaduenne padovano, candidato alle recenti elezioni provinciali per un movimento locale, ha ricevuto dal pubblico ministero Paolo Luca la comunicazione che l’inchiesta nei suoi confronti è conclusa. Quindi, si va verso la richiesta del rinvio a giudizio per fatti accaduti durante una contravvenzione stradale.Ebbene, il cittadino ha presentato una memoria. Non è un pezzo di carta scritto a mano, ma un atto di quattro pagine ricco di presunta giurisprudenza e molto motivato. L’indagato eccepisce che ai sensi degli articoli 20 e e 22 del codice di procedura penale il difetto assoluto di giurisdizione dell’autorità statale precedente stante il difetto di sovranità dello Stato italiano sull’ex regno Lombardo-Veneto, comprensivo dei territori attualmente corrispondenti alle regioni Lombardia, Friuli e Veneto. Secondo l’indagato le norme internazionali e le stesse leggi dello Stato italiano garantiscono ai cittadini del "Popolo Veneto" il diritto fondamentale all’autogoverno.