MARCO PICCOLO

RIFLESSIONI, PENSIERI, OPINIONI, SUGGESTIONI, PORNOGRAFIA TELEVISIVA, REALITY,


riflessione della sera IL "GRANDE FRATELLO" E GLI ALTRI REALITY SONO DAVVERO PORNOGRAFICI
Con Il “Grande Fratello” la vocazione pornografica della tivù trovò il suo esemplare compimento. Mettere in pubblico ciò che appartiene alla sfera dell'intimo: ecco ciò che fa in genere la pornografia. E la tivù trasforma il privato in pubblico. Pochi giorni fa in una nota trasmissione del primo pomeriggio un uomo uscito da una grave crisi depressiva raccontava davanti alle telecamere dei suoi desideri e tentativi di suicidio, ormai messi alle spalle. Era presente sua figlia, una ragazzina. La conduttrice disse: " Sarai finalmente contenta di sapere che adesso papà sta bene". E l'uomo: "Ma lei non ne sapeva nulla!". Ciò che non era stato detto in privato veniva, così, comunicato solennemente in pubblico, davanti a milioni di telespettatori o televoyeurs. Oggi, a qualunque ora, in televisione la brava gente si racconta: parla di  corna, rancori e frustrazioni, separazioni sanguinose, liti madre e figlia, ecc…. Nella pornografia l'atto intimo si compie per un'esigenza spettacolare, il sesso diventa fiction, e in fondo è cosa pressochè ingenua e banale, sostanzialmente naive, di fronte a uno che piange perchè riabbraccia la vecchia madre dopo secoli e piange in diretta. Ma in quest'ultimo caso il fatto intimo è sì spettacolo, ma non è ancora fiction. Il figlio e la mamma, insomma, sono tali davvero e forse anche le loro lacrime. Nel Grande Fratello, invece, e negli altri reality tutto si compie nella trasformazione del privato e dell'intimo in pubblico e nella conseguente costruzione di un nuovo genere di fiction. In questo è la loro piena e indubbia connotazione pornografica.