MARCO PICCOLO

RIFLESSIONI, PENSIERI, OPINIONI, SUGGESTIONI... PER UN ALTRO GIORNO, FAMIGLIA, GENITORI, FIGLI, PSICOLOGIA


RIFLESSIONE DELLA NOTTE CONDIZIONE CONIUGALE E GENITORIALE. INTRECCI FAMILIARI.
Tutti i legami familiari trovano la loro specificità nella diversa modalità di gestire il sentimento dell'amore comunque presente, e troppo spesso offuscato da conflitti, risentimenti, lotte di potere. Gli affetti formano i nessi generazionali come emozioni che si tramandano, spesso con identiche modalità, per circoscrivere un'appartenenza o tener fede a un "mandato" che non può essere eluso, se non con profondi sensi di colpa e di smarrimento.Quando si parla di legami nella famiglia, automaticamente ci si riferisce ai numerosi "triangoli" attraverso i quali si snoda la vita di ogni nucleo e che, oltre alle relazioni della stessa coppia genitoriale, di volta in volta includono ulteriori elementi del contesto prossimo o allargato. Tuttavia ogni agenzia familiare, come istituzione fondata su rapporti d'affetto, ha come obiettivo fondamentale la crescita e l'educazione della prole: compito sicuramente non facile e severo banco di prova delle autentiche capacità dei partner di essere "genitori", ossia individui in grado di offrire sicurezza ai figli attraverso la giusta modulazione degli specifici interventi educativi e affettivi.L'amore genitoriale è un sentimento specifico e unico, che giammai dovrebbe essere centellinato, alla stessa maniera in cui non dovrebbe essere profuso senza alcun limite. Il "troppo amore" può infatti divenire causa di disfunzionalità, se non va di pari passo con il rispetto della "regola", con l'osservanza delle gerarchie che definiscono i ruoli e le possibilità d'espressione dei diversi membri impegnati nella dinamica relazionale.Il più delle volte l'amore non basta per aiutare un figlio in difficoltà e reperire le giuste strategie per far elaborare alla sua giovane mente il messaggio specifico che lo rende cosciente di essere parte di "quel determinato" nucleo familiare, e quindi sicuro di sé e delle sue radici. Ma l'arte di educare, così come quella di amare nella maniera più giusta, si può apprendere solo se si ha l'umiltà di voler imparare, nonostante la raggiunta condizione coniugale o genitoriale.