MARCO PICCOLO

RIFLESSIONI, PENSIERI, OPINIONI, CONSIDERAZIONI, COMMENTI, SUGGESTIONI... PER UN NUOVO GIORNO


RIFLESSIONE DELLA SERASEVERI O PERMISSIVI
Dallo schermo di MAMMA RAI ho appreso di recente che il 98 per cento degli italiani è contro le scarcerazioni facili. In particolare –così facevano sapere i conduttori della Rai – la contrarietà andava riferita alla possibilità, anzi alla probabilità che alcuni giovani, parricidi, matricidi o assassini per divertimento, tornassero liberi (nella foto Erika De Nardo, uccise la madre e il fratellino). A dire la verità mi è sembrato che i risultati del sondaggio avessero un effetto sconcertante. I succitati conduttori quasi non volevano crederci. E molti degli esperti convocati in studio si affannavano a spiegare che un rilascio, dopo appena pochi mesi di prigione, era perfettamente legale. Che tutto dipendeva dalle “perizie''. Che se queste avessero accertato che quei figli, ''fidanzatini'', annoiate fanciulle di provincia erano mentalmente disturbati al momento dei fatti, non c'era base alcuna per i risentimenti denunciati dagli intervistati. Di fronte a tale tesi, mi sono sentita a mia volta sconcertata. E per l'attrazione degli estremi l'ho confrontata con quanto accade negli Stati Uniti. Qual è il sistema più equanime? Quello buonista, che si lascia muovere dalla pietà soprattutto quando i colpevoli sono minorenni e trascura la componente punitiva-rieducativa? O quello impietoso, che come negli Usa li tratta spesso da maggiorenni. Da una parte prevale la tendenza al perdono e alla riabilitazione. Dall'altra la convinzione che il colpevole debba pagare un prezzo alla società e che solo successivamente possa aspirare a reintegrarvisi. Permissività contro severità: le due posizioni concettuali riflettono le matrici delle due società, cattolica e tollerante la prima, calvinista e rigorosa la seconda. Ma ora, grazie alla Rai scopriamo che l'opinione pubblica italiana chiede una correzione di rotta. Che pur non rigettando il recupero sociale del giovane, chiede anche l'espiazione della pena, lunga o corta che sia. La sua voce merita ascolto  e rispetto!