MARCO PICCOLO

RIFLESSIONI, PENSIERI, COMMENTI, OPINIONI, CULTURA, COSTUME E SOCIETA' , PATRIMONIO EREDITARIO,


 LA RIFLESSIONE DEL GIORNORICCHEZZA  NON  FA RIMA CON FELICITA'
A rileggere la "richiesta di chiarimenti" avanzata dai legali della signora Margherita Agnelli  sembra di ritornare nei secoli bui. Le istanze rivolte, che i comuni mortali chiamerebbero accuse, aprono uno spaccato sull'infelicità procurata dal denaro. Anche in altre casate, le liti ereditarie sono diventate un costume e stanno a indicare appunto come i troppi soldi da dividere non sempre procurino serenità. Anzi, sempre più spesso sono all'origine di dissapori familiari e, talvolta, di lotte senza quartiere. Se taluni hanno ragione a sostenere che la vicenda degli Agnelli – come altre analoghe – è un affare privato, egualmente non sbagliamo noi a ritenerne la rilevanza emblematica. Proprio la notorietà dei protagonisti autorizza a trarre l'ovvia, ma sempre utile, conclusione che il denaro non è tutto in questo mondo. Vale poco quando mette gli uni contro gli altri genitori, figli e fratelli. Forse, noi figli di famiglie "normali" riusciamo ancora a custodire e onorare la memoria dei nostri genitori e accettare con riconoscenza le poche cose che sono riusciti a trasmetterci. Riusciamo a onorare le loro decisioni e a riconoscerle in nome loro. Tanti extraricchi non hanno sempre il piacere di amarsi e sono pronti a dimenticare la comune origine, pur di salvare questo o quel pacchetto di partecipazione azionaria. Francamente, li osserviamo con tristezza, quando si scatenano per questioni del genere. Un tempo, le contese familiari si risolvevano mandando in convento i fratelli minori e gli imbecilli. Oggi, vengono varcate le "comuni" soglie dei Tribunali. Meglio così. Anche se sembra che le ragioni di fondo non siano cambiate.