MARCO PICCOLO

IL COMMENTO, SEPARAZIONE, DIVORZIO, AFFIDAMENTO DELLA PROLE, AFFIDO CONDIVISO, GENITORI SEMPRE,


Separato e gay, ottiene l'affidamento condiviso della figlia
Se un padre è gay, non significa che sia un cattivo genitore, quindi il suo orientamento sessuale non è di alcun ostacolo all'affidamento di un figlio dopo la separazione. E' la logica che ha ispirato il tribunale di Bologna nel risolvere la controversia fra moglie e marito separati: la donna poneva ostacoli al fatto che l'uomo, dichiaratamente omosessuale, vedesse regolarmente la bambina frutto della loro unione. Lui allora si è rivolto al giudice e questi, ha stabilito che la figlia venisse affidata in condivisione ad entrambi i genitori, come era giusto che fosse.Più volte ho avuto occasione di scrivere in questo blog  che in ordine all’affidamento della prole l’unico criterio che deve guidare il giudice è l’esclusivo interesse dei figli.Ora il bambino ha diritto ad entrambi i genitori anche in caso di separazione/divorzio. Stando così le cose va valutata l’idoneità educativa del padre e della madre ovvero le loro capacità di educare, allevare soddisfare i bisogni e gli interessi  morali e materiali del figlio. Documentata tale idoneità non rilevano scelte sessuali, comportamenti esistenziali, scelte religiose, ecc… Se uno è un buon genitore tutto il resto passa decisamente sullo sfondo.