MARCO PICCOLO

IL COMMENTO DEL VENERDI', OPINIONI, PENSIERI RIFLESSIONI, COSTUMI E SOCIETA', PSICOLOGIA, SOCIOLOGIA, ECONOMIA, CULTURA


IL COMMENTO DEL VENERDI'La filosofia del vivere "low cost"
Volare a Parigi per un weekend spendendo meno che per una gita fuoriporta. Comprarsi un capo firmato per una serata speciale al prezzo di un vestitino da grande magazzino. Non farsi spennare da banche e assicurazioni. Curarsi con lo sconto sui medicinali  e presto, molto presto, comprarsi un'auto da 5mila euro, il prezzo di un maxi scooter. È il sogno, diventato realtà, del vivere "low cost". Una nuova filosofia di consumo scelta sempre meno per necessità e fatta seguendo stili e motivazioni diverse.Così c'è il "low cost" etico di chi condanna gli sprechi, quello ideologico del 40enne laureato anticonformista e indipendente, il "low cost" residuale della signora bene che si toglie qualche sfizio in più comprando capi griffati all'outlet e infine quello smart dei giovani internettiani che acquistano on line prodotti e servizi.Se è vero che il settore del "low cost" fatturerà quest'anno una sessantina di miliardi con una crescita del 10% rappresentando un'eccezione nella crisi, è anche vero che proprio inseguendo questa formula magica c'è chi spaccia per "low cost" ciò che "low cost" non è.Perché, come avverte l'associazione Altroconsumo nella recentissima «Guida al vivere low cost», dietro questa etichetta, questo marchio che fa gola a tutti si possono celare a volte costi nascosti, difetti non dichiarati, clausole scritte in piccolo. Dire "low cost" di qualità significa comprare un bene o un servizio comunque di buon livello, non merce scadente e un basso prezzo col trucco. Del resto, anche quando si tratta di vero "low cost", conviene sempre tenere gli occhi aperti.Basti pensare ai biglietti aerei che costano davvero meno (ma i super prezzi stracciati sono per pochi) e poi scopri che basta un chilo in più di bagaglio consentito da spedire o dover chiamare il call center (con tariffe al minuto da telefoni a luci rosse) per spendere quasi più del biglietto!Non in tutti i discount i cibi scontati garantiscono la stessa qualità così come non tutte le offerte promozionali sono davvero convenienti o le polizze assicurative online vantaggiose se si è neopatentati o si abita a Napoli.Insomma ben venga il "low cost" soprattutto perchè ottimizzare i costi a monte permette di tenerli bassi a valle e fa crescere competitività e concorrenza.Ma attenti a riconoscere il vero "low cost" e a diffidare delle cattive imitazioni