MARCO PICCOLO

POLITICA, BELLUNO, MAL GOVERNO,


Belluno. Psicologa per i dipendenti:«L'ex presidente rimborsi 205mila euro»La psicologa assunta da Sergio Reolon, ex presidente della Provincia di Belluno (uomo ex Pci approdato al Pd) "era la sua longa manus per soggetti non in sintonia col vertice". Così il procuratore regionale della Corte dei Conti di Venezia, Carmine Scarano, ha definito il ruolo della psicologa che la Provincia Belluno ingaggiò a colpi di contratti, tra il 2004 e il 2008, allo scopo di "supportare i processi di trasformazione amministrativo-culturali e socio-economici della Provincia di Belluno".La Corte dei Conti chiede che Reolon sia condannato al risarcimento, in favore dell’Ente Provincia, della somma di 205 mila euro. Esattamente la cifra che Palazzo Piloni liquidò (con sette incarichi dichiarati tutti illegittimi) alla dottoressa Fiorella Capasso, psicologa iscritta all’Ordine della Liguria e specializzata in più rami tranne che in quello dell’autonomia. Il risultato fu l’allontanamento dell’allora segretario provinciale Antonio Lonigro, il cui operato, secondo la psicologa, non risultava in "sintonia con l’impostazione dell’amministrazione" e le dimissioni dell’assessore Teddy Soppelsa, il cui atteggiamento venne ritenuto "eccessivamente aziendalistico e autonomo"."Le risultanze istruttorie - scrive il procuratore - provano ampiamente il carattere politico dell’incarico conferito, oltre ad evidenziare un’ingiustificata sproporzione tra il compenso percepito dalla dottoressa Capasso e l’utilità effettiva conseguita dall’Ente. Anche dalle audizione svolte - prosegue Scarano - emerge con chiarezza il ruolo di longa manus del presidente avuto dalla Capasso. Talmente lampante il suo coinvolgimento politico che sembrerebbe addirittura opportuno chiedersi se non fosse stato maggiormente conveniente attribuirle direttamente un incarico assessorile".