MARCO PICCOLO

LA PROVOCAZIONE


DALL'EUTANASIA AL RICICLAGGIO DEI CADAVERI?
La strada verso l'affermarsi dell'eutanasia sembra inarrestabile: le iniziative, i provvedimenti a favore del suo insediamento, come i concetti di gradualità, del poco alla volta, della pedagogia appropriata, della formazione, della convinzione che "la gente ubbidisce agli ordini, non alle opinioni", del declino della deferenza alla vecchiaia, della spinta a ottenere il consenso all'eutanasia, sembrano le tappe di un cammino irreversibile segnato dalla necessità economica. L'eutanasia rende bene, se organizzata bene: è un bel business come tutte le forme di riciclaggio di ciò che è vecchio e superato. Per modificare una cultura come quella del lutto è sufficiente, tramite le municipalizzate che sorgeranno, che lo Stato incameri i cadaveri e proceda al recupero delle sostanze preziose che vi si trovano in abbondanza, come l'insulina e l'eparina, appetite dall'industria farmaceutica. Allora sì che si potrà dire che la morte non è più estranea, ma integrata nella società. Basta cimiteri, tombe e sepolture. Se si è smesso di opporsi alla cremazione, nessuno si opporrà all'indirizzo del riciclaggio.