MARCO PICCOLO

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I gatti di Bigazzi e altri «delitti» in tv 
Leggendo della sospensione di Beppe Bigazzi per aver consigliato a «La prova del cuoco» una ricetta con carne di gatto ho subito pensato ai vicentini (Raiuno, dal lunedì al venerdì, ore 12). Che fine faranno? Saranno espulsi dall’Europa? Com’è noto, un proverbio veneto recita così: «Venesiani gran signori, Padovani gran dotori, Vicentini magna gati, Veronesi tuti mati». Pare che i vicentini siano stati soprannominati così dopo la mancata restituzione a Venezia di una schiera di felini chiesti in prestito per sconfiggere un’invasione di topi (era il 1698). Ma i maldicenti suppongono un utilizzo culinario dei suddetti dovuto alla povertà dell’epoca. Si fanno anche ipotesi più filologiche. Sta di fatto che Bigazzi è stato sospeso con grande ignominia: «Un episodio inaudito per la tv pubblica», secondo Francesca Martini, sottosegretario alla Salute. Che ha persino ventilato l’istigazione a delinquere. Nell’occasione, ha dimostrato una palese mancanza di sensibilità. Giusta la sospensione. Detto questo, parlare di una ricetta storica (non siamo ipocriti: durante la guerra più di un gatto è finito in salmì) è davvero il delitto più grande che si possa compiere in tv? I maltrattamenti alla lingua italiana di Vissani non sono istigazione a delinquere? Povera Elisa Isoardi, fra non molto sarà «magnata» dalla Clerici e nessuno la difenderà. Bigazzi suoi.**********************************FONTE: IL CORRIERE