MARCO PICCOLO

TESTI E PRETESTI: VITTORIO GASSMAN, PSICOANALISI, INVECCHIARE, MORIRE, FEDE, CONVERSIONE, DIO, VANGELO, EMMAUS


TESTI E PRETESTIVITTORIO GASSMAN: L'UOMO CHE PARLAVA COL SILENZIO DI DIO
PRIMA DI MORIRE (Roma, 29 giugno 2000), lo avevo visto commosso, recitare una preghiera del Papa; sapevo delle sue frequentazioni camaldolesi, del suo interesse per la psicanalisi che – nei miscredenti – vira sempre, in vecchiaia, verso la mistica. Magari aveva solo un po' di paura. Quel tanto di freddo che ti prende la sera, «L'invecchiare, morire, e poi?» dell'Innominato. Con un pizzico di attrazione per l'ignoto, per la nuova avventura. Chissà come sarà il Gran Salto. Ce lo chiediamo spesso tutti, e sempre più spesso ogni anno che passa. Fede, conversione: parole grosse. Quando glielo chiedevano si schermiva, forse per dissimulare il disappunto dinanzi all'indiscrezione dei giornalisti. Forse perché, come tutti, aveva paura delle affermazioni importanti e impegnative. Era un uomo colto; conosceva bene il Vangelo. Debbono averlo colpito le parole dei viandanti di Emmaus: «Resta con noi, Signore, perché si fa sera». È quel che Gli chiediamo tutti, al Signore, man mano che il tempo passa e le ombre si allungano. Convertito, magari no: e poi sarebbe stato uno scoop, e non si specula su queste cose. Soprattutto quando ci si sente sul limite. Però forse parlava con Dio, con il Suo silenzio. E questa è preghiera. © PSICOLOGIAFORENSE, RIPRODUZIONE RISERVATA