MARCO PICCOLO

L'EDITORIALE DELLA NOTTE, VITA, CONDIZIONE UMANA, RICERCA, RIFLESSIONE, FILOSOFIA, FILOSOFO,CULTURA E VITA


L'EDITORIALE©  PSICOLOGIAFORENSE, RIPRODUZIONE RISERVATA FILOSOFIA, VITA E CONDIZIONE UMANA
La ricerca e la riflessione sono attività liberatorie; le stesse controversie filosofiche "promuovono la libertà dell'intelletto" affrancandoci dal dominio di un unico punto di vista, dall'" egoismo logico". Ma la libertà della colomba che si leva nell'aria, ricorda lo stesso Kant nella Critica della ragion pura, è tale proprio perchè l'aria le offre resistenza; nel vuoto la colomba non potrebbe volare. In modo analogo, la libertà di pensiero e d'immaginazione deve costantemente confrontarsi con la nostra finitezza e i nostri bisogni; l'idealismo trascendentale non può dimenticare il realismo empirico. In caso contrario, le scienze finiranno per essere "tanto inutili quanto la cipria sulla nostra testa"; peggio ancora, per provocare non "un miglioramento dell'intelletto, ma solo una sua perversione". Come accade con le coquettes parigine, o con le tedesche che ne tentano una patetica imitazione: professioniste più o meno mancate del piacere e della gradevolezza, abili e affettate, affascinanti e vacue. Attraversa ripetutamente le Bemerkungen l'immagine di un amore che sia autentica unità: non la giustapposizione di due soggetti indipendenti ma la complementarità di due esseri che "compongono un tutto in maniera naturale". Come dovrebbe essere per la filosofia e la vita. "Sarebbe meglio per le donne se lavorassero veramente", osserva Kant. Viene naturale proseguire nell'analogia: sarebbe meglio se lavorasse veramente anche il filosofo, e se chi lavora non tralasciasse di filosofare. Se la speculazione non dimenticasse mai il mondo, nè il mondo dimenticasse mai di sognarsi più nobile e giusto.