MARCO PICCOLO

OGNI GIORNO LA SUA SENTENZA, CASSAZIONE, SESSO CON MINORI CONSENZIENTI, STUPRO, FUITINA,CORRUZIONE, PERSONALITA'


LA SENTENZA DI CASSAZIONE "Sesso con 14enne è sempre stupro"
Fare sesso con chi ha meno di 14 anni è sempre un grave stupro, anche se il minorenne si mostra consenziente. Lo sottolinea la Cassazione, annullando la condanna di un 40enne a cui erano state riconosciute le attenuanti. Dato "l'incompleto sviluppo psichico dei minori - si legge nella sentenza - l'approfittare dei rapporti di simpatia per avere dei rapporti sessuali costituisce una corruzione della loro personalità".La Cassazione, accogliendo il ricorso della Procura della Corte d'appello di Milano, ha dunque annullato con rinvio la condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione inflitta lo scorso maggio a un uomo di 40 anni, sposato e con due figli, che aveva compiuto atti sessuali con una minore di quasi 14 anni ospitata nella sua abitazione.All'imputato i giudici di secondo grado avevano ridotto la pena, che in primo grado era pari a 3 anni e 8 mesi, ritenendo che il consenso della minore alla "fuitina" rendesse l'abuso meno grave perché la libertà sessuale della minorenne era stata compromessa in maniera più lieve. Ma i Supremi giudici hanno rilevato che la legge "punisce gli atti sessuali con persona che non abbia compiuto i 14 anni anche nel caso in cui si svolgano senza violenza, minaccia o abuso d'autorità. E il consenso della minore si ritiene del tutto irrilevante perché le norme tutelano, di per sé, l'integrità psicofisica di chi non ha ancora compiuto i 14 anni".  "Occorre considerare - ammonisce la Suprema Corte dando ragione alla Procura di Milano - che, dato l'incompleto sviluppo psichico dei minori, specie in materia sessuale, l'approfittare dei rapporti di simpatia, di confidenza, di affetto o addirittura di affidamento, per avere dei rapporti sessuali, costituisce un inquinamento ed una corruzione della loro personalità, ben lungi dall'essere reputato un fatto di minore gravità, trattandosi di un subdolo approfittamento della loro immaturità". La minore era stata affascinata dal "maturo" amico di famiglia che aveva addirittura reso pubblica la loro relazione proponendo la "fuitina" che, secondo lui, avrebbe legittimato il suo comportamento.