MARCO PICCOLO

L'EDITORIALE: ESSERE E BENESSERE, EMOZIONI, CANCRO, TUMORI FEMMINILI, RUOLO FEMMINILE, PSICHE, SOMA, PSICOLOGIA,


L'EDITORIALE Il carattere influenza drammaticamente il sistema immunitario
Si è provato sperimentalmente che l'emozione che produce l'effetto più incisivo è la collera. Chi tende a reprimere l'espressione emozionale e in particolare le manifestazioni di rabbia, appare più predisposto a sviluppare il cancro, malattia che sembra sia legata proprio a un'inefficienza del sistema immunitario. Un dato emerso nell'esame degli aspetti psicologici di uno dei tumori più diffusi fra il sesso FEMMINILE, quello al seno, ha messo in luce che anche in questo caso esiste un quadro di personalità più a rischio. Le donne più vulnerabili a questa forma tumorale risultano poco introspettive, indolenti e con una marcata ossessione per la pulizia e l'ordine. Un tratto comune che emerge in modo preponderante è inoltre un problema di identificazione con il proprio sesso. Le donne che presentano questo tipo di tumore tendono infatti ad assumere un ruolo ostentatamente femminile: cioè passivo, succube e remissivo oppure rifiutano inconsciamente la loro identità sessuale. Noi tutti siamo portati a maturare credenze sul perchè ci capitano le cose: c'è chi è convinto di essere in balia degli eventi e chi ritiene di esercitare un certo controllo sugli avvenimenti. I primi, si dice, hanno, un «locus» del controllo esterno; i secondi, un «locus» del controllo interno. Anche questi due opposti atteggiamenti si sono dimostrati capaci di influire sulla forza del sistema immunitario. Reynaert e altri psichiatri dell'Universita' cattolica di Louvain in Belgio hanno svolto una ricerca per verificare l'impatto di queste due diverse disposizioni sulle difese dell'organismo. Gli esiti delle indagini hanno messo in luce la considerazione che più uno è fatalista, tanto meno efficiente è la sua risposta alle infezioni. Uno studio analogo condotto su un campione femminile indica che la credenza in un destino ineluttabile renderebbe le donne più esposte al rischio di tumori. C'è un'altra dimensione che influisce sul sistema immunitario; un aspetto che non manchiamo di sottolineare quando parliamo di qualcuno e che tuttavia ha poco a che fare con la personalità: l'intelligenza. Essere intelligenti è visto come qualcosa di desiderabile; ma non sempre è un vantaggio. Non certo sul piano dell'immunità. Infatti, misurando il livello di anticorpi in tre gruppi di soggetti: il primo, con profondo ritardo mentale; il secondo con ritardo lieve; il terzo, con intelligenza media. Sorprendentemente, chi aveva un grave deficit intellettivo aveva la quantità più elevata di immunoglobuline. Ultimi in classifica, i più «svegli».