MARCO PICCOLO

TESTI E PRETESTI: GIOVEDI' SANTO, CULTURA, STORIA, VERSAILLES, VIENNA, DELFINO DI FRANCIA, IMPERATORE


TESTI E PRETESTIGIOVEDI' SANTO: VERSAILLES CONTRO VIENNA
IL GIOVEDÌ SANTO del 1607 il Delfino di Francia seppe che doveva partecipare all'antico rituale di corte in cui il re e i suoi familiari lavavano i piedi a dodici ragazzi poveri. Il principino, che aveva cinque anni, protestò che i poveri «hanno i piedi che puzzano» e aggiunse che tutt'al più avrebbe acconsentito a lavare i piedi alle ragazze. La precocità del Delfino non deve stupire, perchè sappiamo che le dame di corte, facendogli il bagno, erano solite giocare col suo membro virile e scherzare sul suo futuro sviluppo. Quanto alla cerimonia del giovedì santo, era regolata con straordinaria minuzia nel cerimoniale di corte, dove però dei poveri non si parlava affatto: l'unico oggetto di interesse erano il rango e l'ordine gerarchico dei numerosissimi cortigiani cui era permesso di assistere. Alla corte di Vienna, invece, dove ancora all'inizio del Novecento l'imperatore Francesco Giuseppe continuava a praticare il lavaggio dei piedi, i poveri erano davvero al centro dell'attenzione. Al congedo ricevevano una moneta d'oro, e ne avrebbero poi avuta una al mese per il resto dei loro giorni; ogni anno i nomi dei beneficati venivano pubblicati in un opuscolo a stampa, tanto era straordinario l'evento che aveva cambiato la loro vita, mettendoli a contatto con la persona fisica del sovrano.