MARCO PICCOLO

L'EDITORIALE DELLA SERA, FURBIZIA, ARRIVISMO, OPPORTUNISMO, CINISMO, PICCINERIE, PSICOLOGIA, SCIENZA, FEDE,


L'EDITORIALE DELLA SERA: PENSIERI, IDEE, SUGGESTIONI.... PER UN NUOVO GIORNOCONTRO LA FURBIZIA,L'OPPORTUNISMO, IL CINISMOE L'ARRIVISMO
L'opportunismo e la scaltrezza possono, tutt'al più, fruttare qualche aleatorio successo. La smania d'affermazione e la corsa a superare gli altri, a qualsiasi costo, sono i grandi malesseri delle "comunità competitive", che premiano, oltre misura i «furbastri». Diventa, pertanto, normale che in sistemi così strutturati, la mancanza di scrupoli, l'arrivismo e la prepotenza siano qualità da esibire con arroganza "nel mercato dei forti". Chi ne è in possesso viene additato come un vincente e viene spiato per cogliere, anche nei suoi comportamenti pubblici, una sorta di fluido speciale. La conseguenza di tale tipo di confronti è che la rivalità si fa spietata e senza esclusione di colpi e che la sconfitta produce frustrazione e senso di inutilità. Perché non pensare, invece, che la modestia e l'umiltà sono le chiavi della serenità? Perchè non sperare che, in un’altra vita, possano aprire le porte del Regno della Pace? Detto questo, bisogna distinguere tra le normali, umane ambizioni, che sono il lievito dell'esistenza, e la smodata corsa al "successo". Specie nei piccoli paesi del Sud come del Nord la gran parte della pur varia umanità è composta da uomini semplici, che sanno faticare senza averne pubblici riscontri e sanno essere contenti con la stessa naturalezza. Per antica tradizione, sanno offrire solidarietà e lo facevano senza ostentazione, ancor prima che questa parola diventasse di moda e fornisse l'occasione per pubbliche esibizioni di bontà. IO credo che si debba anche qui, in community,  rifiutare la superficialità e affrontare l'impegno serio, anche quando ci sorpassano i furbi e gli arrivisti. Diceva un fantasioso napoletano che «la vita è un'affacciata a una finestra». C'è solo il tempo di dare uno sguardo alle bellezze e alla grandezza del creato, di riempirsi gli occhi di questo inspiegato dono. E poi? Da questa luce stupenda e apparente bisognerà tornare indietro, chiudendo le imposte. Verso un'altra luce che non si spegne? Io lo spero!