MARCO PICCOLO

RIFLESSIONE SULLA SINDONE, TORINO, OSTENSIONE, SCIENZA, FEDE, MISTERI, DOLORE, RELIGIONE, PELLEGRINI, EVENTO MONDIALE


TORINO È IN FESTA PER L'OSTENSIONE DELLA SINDONE. LA RELIQUIA  SARA'ESPOSTA AL CULTO  DEI FEDELI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO DA SABATO 10 APRILE A DOMENICA 23 MAGGIO. 
La Sindone ti interroga, ti sbatte in faccia il dolore innocente, è il racconto di una morte che solo la Risurrezione può far accettare.Mentre guardi quel volto rigato di dolore e sangue ti viene quasi da invocare la fine della sofferenza perché il male stanca anche quando non ti colpisce direttamente. E invece quel dolore è tuo, nostro. Nella penombra rarefatta che circonda il telo luminoso, davanti agli occhi passano le tragedie grandi e piccole dei nostri giorni, denunciate senza urlare com’è nello stile dei torinesi. «La Sindone – disse Giovanni Paolo II il 24 maggio 1998 – è immagine del silenzio. C’è un silenzio tragico dell’incomunicabilità, che ha nella morte la sua massima espressione, e c’è il silenzio della fecondità, che è proprio di chi rinuncia a farsi sentire all’esterno per raggiungere nel profondo le radici della verità e della vita». Davvero è così. Nel silenzio di quel telo, risuona l’invito a superare l’effimero, a immergersi nell’immenso presente di Dio. Per questo ci dovremmo domandare non tanto se la Sindone è «autentica» cioè se ha avvolto davvero Gesù deposto dalla croce ma perché il Padre ce l’ha donata. Una risposta che solo il cuore, non la scienza può dare.