MARCO PICCOLO

LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO, MOBBING, PROFESSORE, UNIVERSITA' DI PADOVA, MEDICINA,


Mobbing a un professore di medicina: condannata l'università di Padova 
 Il mobbing c'è stato e l'università deve risarcire il danno. Lo sancisce una sentenza del consiglio di Stato che ha accolto l'appello di un professore universitario costretto a dimettersi per motivi di salute strettamente legati a "fatti di servizio". «Per quel che mi risulta, questo è un caso che non sembra avere precedenti nel settore», ha commentato il docente interessato. L'ateneo costretto a pagare è quello di Padova e il danneggiato è il medico-docente Ermanno Laureti Vignolo, in servizio fino al primo aprile 2005 all'università come professore associato all'interno della Clinica di ostetricia e ginecologia. Il professore ha denunciato di aver subito per anni pressioni psicologiche e vessazioni da parte di due professori universitari a cui era gerarchicamente subordinato: privato, a più riprese, di compiti assistenziali o di incarichi che era legittimato a conseguire, escluso da concorsi per i quali avrebbe avuto tutti i titoli necessari, oggetto di provvedimenti disciplinari conclusisi con l'archiviazione, scritte e disegni offensivi e diffamatori sul camice di lavoro lasciato in clinica.Il Consiglio di Stato ha riconosciuto la condotta mobbizzante nonché il "nesso eziologico che lega questa all'evento dannoso, ovvero, al pregiudizio per la sfera giuridica dell'interessato". E ha quantificato il danno: 15.000 euro per ogni anno di servizio decorrente dal 16 giugno 1986 fino alla data di collocamento a riposo (con esclusione del periodo gennaio '98 - novembre 2.000, biennio di calma lavorativa). E l'università di Padova è anche condannata a pagare gli interessi decorrenti dalla data di notificazione del ricorso di primo grado e al pagamento delle spese del doppio grado.