MARCO PICCOLO

L'EDITORIALE DELLA NOTTE: PENSIERI, OPINIONI, IDEE, RIFLESSIONI, SUGGESTIONI.....PER UN NUOVO GIORNO


Virtù soporifere nascoste
 A qualunque latitudine ci si sposti, con quanta più gente si dialoghi, l'impressione è che, intimamente, ci rassomigliamo tutti nella comunanza dei problemi da affrontare, nei pensieri che ci rincuorano o ci turbano, nell'interpretazione dei fatti suoi quali scorre la vita collettiva. Ed è riscontrabile come pessimismo e ottimismo si scambino le parti nel corso della giornata d'un medesimo individuo, come euforia e scoramento ricordino la pioggia di marzo nel momento in cui, tra le nuvole, traspare il sole, e poi di nuovo giù acquerugiola, a volte meglio, a volte peggio di repentini acquazzoni.  Di cosa chiacchiera la gente quando non ha nulla di meglio da fare? Di tutto in particolare di televisione e di gossip. Non c’è chi non sappia che la TV, tra le più utili e meno indagate, ha la virtù di conciliare il sonno, per tutti, quando non scorrono scene di guerra, di emergenza, di minacce. Per chi ha l'animo in pace e si lascia cullare dai suoni nell'indifferenza alle immagini, per chi ha intimi urti di nervi che gli fan scuotere d'ininterrotti tremolii le gambe, per chi insegue la soluzione di grattacapi o il modo migliore d'affrontarli. E questo, ho avuto conferma, praticamente a ogni ora del pomeriggio e della sera. Dopo pranzo, pur se le immagini inizialmente attraggono, è un abbandono che ci s'impone di breve durata ma non sempre è così. Dopo cena, il divano e la poltrona predispongono in prima battuta all'attenzione comoda, tanto comoda che il sottofondo anche di parole, questa volta, si trasforma in nenia soporifera, si vorrebbe resisterle e non ci si riesce. A meno d'essere tanto eroici da aver voluto sintonizzarsi sui canali urlati che danno però sollecita repulsione, inducendo ad allontanarsene di carriera dopo aver saggiato fino a che punto gli strombazzamenti, le facezie sfingesche, le scurrilità infastidenti possano arrivare. Una buona dose di sonnifero, ho inoltre appurato dai dialoghi  della gente, la reca la policroma penombra in cui si avvolgono le pause d'un quiz miliardario. È però più avanti che il piacevole torpore assale, in specie se tutta la famiglia è assisa sul soffice e ampio divano Monna Lisa, e se ognuno, per rispetto all'attenzione dell'altro, tace. Lenta, la testa si reclina, come nelle lunghe attese delle sale d'aspetto di stazione. E forse tutto ciò è giovevole. Nell'eclissi delle fiabe delle nonne, ci vuole qualche degno surrogato. Lo è maggiormente per bambini e fanciulli (ma i fanciulli, chi sono, esattamente?) per i quali la Tv serale rabbonisce, fa da balia, sostituisce la ninnananna, placa le irrequietezze. Al punto di usarla, la Tv prenotturna, come antidoto alle resistenze per non andare a letto. Forte di questa scoperta, m'apprestavo dunque a esprimere una personale opinione in proposito, quando scopro d'essere stato preceduto da un sondaggio scientifico fra le decine che quotidianamente incalzano, le cui risultanze sono le medesime da me raccolte. Davvero. La realtà supera sempre di gran lunga le ricerche attorno a essa e le campionature sono di norma precedute dall'attenta frequentazione del nostro prossimo nella sua raggiungibile interezza.