MARCO PICCOLO

KAMIKAZE DEGLI STRAFALCIONI, ERRORI E ORRORI, ANAL-FABETISMO DI RITORNO, INCULTURA, PUPE E SECCHIONI


 LA RIFLESSIONE DEL NUOVO GIORNO (20 aprile 2010)copyright  by  Psicologiaforense, riproduzione riservataI KAMIKAZE DEGLI STRAFALCIONI
 Il latinorum è usato anche oggi come al tempo di Azzeccagarbugli per far colpo sugli ignoranti. Del resto, un ex sessantottino  deputato dell' Assemblea europea, fece un discorso in latino cominciando con amplissimae collegae, con l' aggettivo al femminile e il sostantivo al maschile pensando che collega, finendo in a, fosse femminile mentre, come è noto, c' è un buon numero di sostantivi in a maschili. Un altro parlamentare, invece di un quid a testa disse un quiz a testa. Il voler far riferimento al latino è una malattia che non è riservata agli uomini politici. Recentemente dalla radio si è sentito dire che urbano viene da urbis, mentre la forma corretta sarebbe stata urbs, nominativo. Ma lo stato più pietoso è quello in cui versa l' italiano e con questo torniamo al punto di partenza. Se non si sa il latino, ebbene non si citi, approfittando anche del fatto che la lingua di Roma è stata abolita nelle scuole. Del resto, quei pochi che sanno ancora il latino non lo citano mai nel linguaggio comune. Ma se applicassimo la stessa legge all' italiano, molti dovrebbero del tutto ammutolire. Sentire da un parlamentare che la gente arriva a flotte, da un altro che gli acquitrini saranno prosciutti, che per riparare un impianto di altoparlante ci vuole un radiologo e che il laticlavio si chiama clavicembalo, che il sismografo segna temporale, è pietoso.