MARCO PICCOLO

PER FAVORE FUCILATEMI!


  l'ultima volontà del condannato
 Un giudice dello Stato dell'Utah, in Usa, ha accettato la richiesta di un condannato a morte che ha detto di preferire il plotone d'esecuzione all'iniezione letale. Ronnie Lee Gardner ha avuto un quarto di secolo per meditare la sua scelta: morire per un cocktail di sostanze letali o con una pallottola al cuore: era stato condannato venticinque anni fa per aver ucciso un avvocato, durante un tentativo di fuga in un tribunale di Salt Lake City. "Vorrei il plotone d'esecuzione, per favore", ha detto al giudice Robin W.Reese, che subito dopo ha firmato un ordine d'esecuzione per il 16 giugno prossimo. L'avvocato di Gardner comunque ha gia' preannunciato un ennesimo appello alla Corte Suprema dello Stato, perche' l'esecuzione dopo una cosi' lunga attesa sarebbe una punizione troppo crudele. Nel 1996, in un'intervista telefonica con "The Deseret News", Gardner aveva anche spiegato la sua scelta: "Mi piace il plotone d'esecuzione. E' molto piu' facile... E non ci sono errori". Nei 35 Stati Usa in cui sui applica la pena di morte, il metodo e' l'iniezione letale, ma in Utah i condannati possono scegliere la fucilazione, se lo desiderano. Da quando la pena capitale e' stata ristabilita dalla Corte Suprema statunitense nel 1976, in Utah solo due condannati sono stati giustiziati con un plotone d'esecuzione. In quel caso, le procedure -che saranno seguite anche nel caso di Gardner- affidarono il compito a cinque funzionari (tutti volontari), che usarono altrettanti fucili di precisione da una distanza di poco piu' di sei metri. Uno dei fucili, non si sa quale, era stato caricato a salve. I condannati erano legati a una sedia, con una tuta nera e un cappuccio, e un drappo bianco all'altezza del cuore per indicare il bersaglio.