MARCO PICCOLO

PRIMA SENTENZA, TRIBUNALE DI PADOVA, BAMBOCCIONI, FIGLI ALBERGATI, FAMIGLIA, GENITORI, CONVIVENZA,


Genitori dal giudice:«Cacciate di casa i figli bamboccioni»
Gli esperti li chiamano "figli albergati", qualcun altro "bamboccioni". Hanno oltre trent'anni, un lavoro precario e nessuna intenzione (o possibilità) di schiodarsi da casa. E i genitori che fanno? Stremati da una convivenza forzata, ai limiti della tolleranza, si rivolgono al tribunale per chiedere l'allontanamento dei figli dalle mura domestiche. Sono già tre le coppie di coniugi finite dai legali dell'Adico (Associazione di difesa dei consumatori) di Mestre per chiedere di essere "liberati" da figli alle prese con lavori precari che non lasciano l'ovile sfruttando gli agi di una casa-albergo.Il primo caso - relativo ad una famiglia di un comune di Venezia confinante con la provincia di Padova - è andato a sentenza nel Tribunale della città del Santo che ha dato ragione ai genitori. La figlia trentottenne con un lavoro part time, viveva in famiglia ma il ménage (secondo i genitori) "era diventato insostenibile, conflittuale, esasperante". La sentenza ha accordato la richiesta di allontanamento da casa avanzata dai genitori e la donna ha dovuto fare fagotto. «È il tipico caso di una famiglia veneta con i genitori settantenni, pensionati, alle prese con un figlio che vive ancora con loro - spiega il legale Andrea Campi -. La donna di 38 anni giustificava la permanenza in casa con il magro guadagno. Ma la madre, specialmente, non voleva saperne di questa convivenza forzata dovuta all'incapacità della figlia di rendersi autonoma. Il giudice ha dato ragione ai coniugi». Ha seguito l’articolo 342 del codice civile che parla di fatti che pregiudichino "gravemente libertà o integrità fisico-morale di uno dei membri».