MARCO PICCOLO

LA FOTO DEL GIORNO: anniversario, guerra, storia, USA, Vietnam, tragico epilogo, buonanotte America!


 Vietnam, 35 anni fa finiva la guerra BUONANOTTE AMERICA!LA notte del 24 di aprile del 1975 a Saigon pioveva: con la stagione dei monsoni arrivavano i bo-doi, i soldatini verdi, i combattenti del generale Giap. Una notte di silenzio, deserta. La mattina dopo tra sprazzi di pioggia (calda, appiccicosa) jeep stracolme di soldati vietnamiti, orfani dei loro ufficiali, giravano quali mosche impazzite. Sulla terrazza dell'ambasciata americana bivaccavano un centinaio di vietnamiti, in attesa di elicotteri che non sarebbero piu' tornati a riprenderli. L'ultimo era decollato al mattino presto, dopo aver imbarcato una squadra di marines in un minuto esatto. Al Caravelle i camerieri in divisa servivano il breakfast, impassibili. Il vecchio, misterioso mercato alle spalle del Caravelle esponeva come al solito la sua merce: coltellini da picnic, film porno thailandesi, l'unguento balsamico e quello afrodisiaco, la colt a dieci colpi, posters di Giovanni XXIII, di JFK, del Che, della Loren, immaginette della Madonna di Pompei, carte da poker truccate, bidet portatili, edizioni franco vietnamite del Capitale, preservativi fosforescenti. Non c'era un avventore a pagarlo un miliardo ma su qualche banchetto spuntava il ritratto di un Ho Chi Min incredibilmente giovine al tempo del suo esilio francese. Quindi la radio diffuse la notizia della resa dichiarata dal neopresidente Duong Van Minh, il generale che nel 1963 aveva liquidato il «presidente liberticida» Ngo Dinh Diem assieme con suo fratello Nhu. Sette minuti dopo un colonnello della polizia vietnamita, in alta uniforme, irruppe nella piazza Lam Son gemendo in inglese: «E' finita». Poi, sull'attenti, si sparo' un colpo alla tempia. Erano le ore 11 e 25 minuti. Un quarto d'ora e Peter Arnett (uno dei cento giornalisti occidentali rimasti a Saigon; due gli italiani: Terzani di Spiegel, Di Lorenzo della Rai) trasmise alla AP il seguente dispaccio: «Saigon, 30 aprile: truppe comuniste oggi hanno occupato pacificamente la citta'. Nessuna sparatoria».