MARCO PICCOLO

IL CORSIVO DELLA DOMENICA. FINZIONE, REALTA', BAMBINI, STUPRO, GIOCO DEI RUOLI, VIOLENZA, SESSUALITA', COMUNICAZIONE EDUCATIVA


IL CORSIVO DELLA DOMENICA  I bravi bambini giocano allo stupro Ultima moda a scuola 10 12 ragazzini simulano la violenza a una bambina sotto lo sguardo degli insegnanti 
QUELLO  su cui  sto  riflettendo riguarda bambini  nei due mondi della “fiction” e della vita. La contraddizione é assoluta, totale. Nei programmi tv e nei film i bambini vivono festosamente accanto agli adulti, in aggregazioni, comitive, famiglie e avventure in cui il rapporto é armonioso, i bambini sono adorabili, gli adulti sono protettivi, saggi bambini più grandi si occupano dei più piccoli, i fratelli si armonizzano con le sorelle, i bambini chiamano amici e allargano il cerchio intorno agli adulti. Dall' altra parte dello schermo c’è la realtà. Ad esempio,  in una scuola media di Yonkers, quartiere di classe media della periferia di New York,  si gioca “allo stupro”. Si chiama proprio così “playing a rape game”. Il gioco inizia con sguardi. Alcune bambine bloccano la “vittima” designata e, con uno sgambetto, la buttano a terra. Poi il “branco (pack)” fa “il gioco” cercando di simulare quello che si fa in uno stupro, ma al modo in cui si gioca alla guerra. La bambina se sta al gioco  mima la sua difesa. Poi tutti si alzano ridendo e tornano ad altri giochi. E sono gli stessi insegnanti i loro difensori che hanno letteralmente impedito alla polizia di “interferire con la scuola”. Data la giovane età dei “colpevoli”, forse hanno fatto bene. Ma questi giochi esprimono una cultura che giovanissimi e ragazzini sentono di ricevere dagli adulti. Anticipano un comportamento che aspetta solo la pienezza della forza fisica per maturare. Questa finzione tra realtà e rappresentazione della stessa non é il peggiore dei giochi?