MARCO PICCOLO

L'EDITORIALE DELLA NOTTE: VIZI E VIRTU' DEGLI ITALIOTI, CATTIVISMO, POPOLO ITALIANO, CRISI ECONOMICA E VALORIALE,BLOGGERS ,


L'EDITORIALE DELLA NOTTE© copyright by psicologiaforense, riproduzione riservata VIZI E VIRTU' DEGLI ITALIOTI:  IL TRIONFO DELLA STUPIDITA' CATTIVA?
MOLTI ricorderanno il momento in cui un gran numero di valori, fino a ieri dominanti, divennero d'un tratto sospetti. Negli Stati Uniti apparvero perfino dizionari, che avevano come scopo quello di elencare questi valori e di smantellarli: si chiamavano dizionari del “politicamente corretto”, e l'anticonformismo era la principale virtù della minoranza intellettuale che ispirava questa diffusa contestazione delle mentalità, dei comportamenti, delle parole benpensanti di sinistra. Finalmente, gli adepti del Politicamente Scorretto avevano messo in questione certezze che avevano perso il rapporto con la realtà ed erano degenerate in dogmi. Finalmente ne avevano rivelate le ipocrisie, le prigionie, la vocazione a castigare i cervelli con arroganti polizie del pensiero. Infatti, fu un momento emancipatore per il pensiero e anche l'azione politica: liberò non poche parole e concetti sequestrati, fu un'operazione di igiene mentale e filologica. L'uguaglianza, la fratellanza, la pietà, la bontà, l'altruismo: questi e altri vocaboli furono trascinati davanti al tribunale della critica e non poterono più essere impiegati senza un qualche malessere, come accade a chi si dichiara innocente e pacifico pur rubando e usando violenza. Molti fecero carriera grazie a questa capacità di denunciare quel che per decenni era vincolante: siamo eguali di fronte alla legge, siamo divisi e però fratelli, siamo obbligati verso l'altro da antichi imperativi come bontà, compassione, pace. Molti fecero carriera incriminando quello che essi stessi avevano smodatamente incensato. Ma adesso non è più una minoranza ad auspicare il Politicamente Scorretto. È una maggioranza solida, e tra le più conformiste, che esibisce speciale sicurezza ed esercita un potere quasi assoluto sui vocaboli, sulle menti.Ma quel che stupisce non è solo il degrado del vocabolario, il suo ridursi a newspeak, Nuovo Linguaggio deliberatamente immiserito e conformista, dotato di appena due-trecento parole come in Orwell. Quel che stupisce è l'ipocrisia che accomuna il cattivismo odierno e il Politicamente Corretto di ieri: sono proprio i più scorretti, proprio coloro che denunciano con più foga il buonismo o il “pietismo papalino» (Nietzsche parlava di morale schiava) a ergersi oggi in difesa delle radici cristiane d'Europa. A indignarsi che il cristianesimo non figuri nella Costituzione europea. Proprio chi esalta l'individualismo senza freni e il mercato senza regole auspica il ritorno ai basic values, ai valori della famiglia, della patria. Forse è ancora una volta la noia, che li spinge a contraddirsi così grottescamente. Forse “avranno le loro buone ragioni», ignote al cittadino comune. Facciamo finta di nulla: il nervosissimo Novecento iniziato nel '14-'18 può ricominciare.