MARCO PICCOLO

L'EDITORIALE DELLA NOTTE: PENSIERI, OPINIONI, IDEE, RIFLESSIONI, COMMENTI, SUGGESTIONI.....PER UN NUOVO GIORNO


L'EDITORIALE DELLA NOTTE  © copyright by psicologiaforense, riproduzione riservata PORNOGRAFIA, COMUNE SENSO DEL PUDORE, OSCENO DI MASSA.....  
I crociati del buon costume ebbero spesso, negli anni che furono,  la meglio in tribunale, dimostrando che gli stampatori erano malandrini perchè le donne non erano nudiste doc, bensì spogliarelliste di professione. In questi fraintendimenti c'e' il nocciolo dell'intera PORNOGRAFIA. Il suo «peccato» non è mai oggettivo. Dipende dalla «lettura». Se la donna svelata è seguace di Siddharta, viene tollerata, se è una pin up che sfila il bikini per una manciata di dollari, fa scandalo. Stessa cosa vale per l'eccitamento. Perchè nulla è più monotono della PORNOGRAFIA. L'occhio complice accende l'eros. Quello distaccato, stuzzica il sorriso. Perchè nulla è piu' buffo dell'uomo che s'accoppia cercando originalità in un gesto eternamente uguale a se stesso. INFATTI, nonostante gli artifizi della tecnica modernissima, dei 3D, ecc... i dagherrotipi con prosperose popolane e dragoni in divisa, le audacie del web moderno, gli autoscatti di mogli e mariti, le sculture del kamasutra e le curve della MISS MONDO DI TURNO sono tutti terribilmente uguali. Come se la galleria di smorfie, biancheria intima, orgasmi simulati, fossero una disperata offensiva del desiderio contro la sconfortante limitatezza delle nostre possibilità  psico-anatomiche (psicologiaforense).