MARCO PICCOLO

ESSERE E BENESSERE, DOLORE, PAROLE CHE UCCIDONO, PAROLE CHE SALVANO, TERAPIA ANTALGICA, PSICOLOGIA, NEUROSCIENZE


Le parole sono pietre:  attivano circuiti  del dolore nel cervello
Le parole feriscono più della spada. La teoria nota agli amanti maltrattati dal partner o afflitti da una lettera d`addio ha ora una conferma scientifica. Solo a sentire termini come "male" o "tormento", il cervello avverte dolore. A dirlo sulla rivista Pain i neurobiologi dell`Università di Jena, in Germania, che si sono avvalsi di strumenti che fotografano la "materia grigia", la risonanza magnetica funzionale, per misurare la sofferenza individuale a stimoli verbali negativi. I pazienti ai quali venivano fatti ascoltare termini spiacevoli reagivano come se avessero ricevuto uno "schiaffo" virtuale. L`analisi delle aree del cervello coinvolte nelle emozioni ha anche svelato che i ricordi dolorosi hanno il loro peso, ma altrettanto "cattive" possono essere le parole appena pronunciate. Lo studio guidato da Thomas Weiss potrebbe aiutare a capire se il racconto della propria malattia fatto al proprio medico sia in grado di riacutizzare o intensificare l`esperienza del dolore e individuare una terapia-verbale per sostenere i pazienti afflitti da dolore cronico.