MARCO PICCOLO

EDITORIALE DELLA DOMENICA: VACANZE, PSICOLOGIA, ANTROPOLOGIA, SCIENZE, PROVA COSTUME, IL FEMMINILE, IL MASCHILE, SPIAGGIA,


ESTATE 2010: ABITO DA BAGNO, “GARÇONNE” (LA CULOTTE PIÙ CORTA E LA SCHIENA NUDA), COSTUME INTERO,  DUE PEZZI IN MAGLIA DI LANA DAZZA,  BIKINI, TANGA, TOPLESS, MONOKINI, MICRO….,  ECC…  .... L’ULTIMA SPIAGGIA! 
 Le mamme vorrebbero togliersi il reggiseno e le bambine… se lo vogliono mettere. Questo lo stato dei fatti già oggi  secondo il trend di “primavera  spiaggia 2010” . Le mamme sono quelle che hanno iniziato ad avere un topless nei tempi in cui il topless andava per la maggiore o comunque era “rispettato”. Ora lo mettono solo in calette riparate di isole remote. Nelle spiagge dei VIP (o di coloro che si conoscono) si vien guardate malissimo, non lo usa più nemmeno la Gregoraci... che è tutto dire. Per la maggioranza dell'umanità femminile, il costume da bagno é il capo d'abbigliamento meno amato, meno concupito, in cui ci si sente meno sicure, che fa tremare le vene dei polsi . LA PROVA COSTUME È UN INCUBO CHE SPESSO SCATENA LA PATOLOGIA POST TRAUMATICA DA STRESS. Il drammatico rapporto delle donne coi loro bikini (o interi, o quel che sia) é direttamente riconducibile al loro tormentato rapporto con il corpo. La donna tipo, SECONDO LA MIA DIRETTA ESPERIENZA QUOTIDIANA , si vive CINQUE CHILI PIÙ GRASSA E SFORMATA DI QUEL CHE IN EFFETTI É. Quasi nessuna donna é contenta del suo seno. Molte donne “si vedono” la cellulite. 99 adolescenti su 100 (tra i 14 e i 22 anni)  si odiano davanti allo specchio, e guai a  rassicurarle dicendogli che tutti i padri di famiglia della spiaggia le stanno guardando lubrichi, con la luce della concupiscenza carnale negli occhi…  perché si innervosiscono ancora di più.  Al di là di tutto ciò, i costumi da spiaggia costano moltissimo, sono il capo più caro per centimetro quadro dopo le scarpe (che però danno molta più soddisfazione, volete mettere?). C'é comunque chi, causa insicurezze di cui si diceva, per i costumi spende tantissimo. Le filo-tigrate/leopardate, le fans dei bikini con reggiseno imbottito, le fashion victims, martiri della moda anche al mare che ogni anno rinnovano il parco-costumi secondo tendenze. Ma anche tra le fashion victims sono una minoranza. La maggioranza compra nuovi bikini perché ha gettato, con schifo,  mutande  e reggiseno quando li ha avuti in mano in autunno, dopo una vacanza di m………OGGI 2010,  passata (forse)  la rivoluzione sessuale, nessuna ha più voglia di FAR VEDERE TUTTO SUBITO CORAM POPULO. Ci sono già le minigonne ascellari, le macroscollature, le mises ombelicali, ecc….  Tanti modi per mostrare il meglio E OCCULTARE UN PO’ DEL PEGGIO. Ciò ha causato la quasi-estinzione del tanga, nonostante, anche lì, i molti rilanci. La bellissima in tanga nei “bui” anni prima del 2000 é un caro ricordo maschile; la buzzicona in tanga nello stesso periodo... un  orrendo incubo femminile. La stessa tendenza, il volersi mostrare in modo mirato, ha misericordiosamente eliminato anche la controparte maschile del tanga, il TERRIFICANTE PORT-CROS: una specie di coprisesso che si agganciava di lato e faceva sembrare qualunque maschio,  un maniaco. Quando agli inizi degli negli anni 2000 tutti cominciarono a darsi un'aria manageriale pure in spiaggia indossando mutandoni boxer, si tirò un sospiro di sollievo. Insomma, per uomini e donne era ormai lo stesso. Grazie a nevrosi, narcisismi, abitudini, pragmatismi, quello dei costumi da bagno é un consumo sempre meno consumista, SPESSO SEMPRE PIÙ PERSONALIZZATO. E ACCESSORIATO: le meno sicure della tonicità dei loro tessuti in zona gambe-glutei vivono col pareo attorno ai fianchi, i preoccupati per il dilatamento dello stomaco stanno in maglietta polo con quaranta gradi. CHI LI VEDE SUBITO PENSA «HA LA CELLULITE» O «HA LA PANCIA». Meglio stare con un costume normale, e basta. Tanto il costume, il capo più utile inventato nel Novecento, sarà sempre troppo pratico, e troppo piccolo, per sopportare mode e orpelli. Fu inventato otto anni dopo l'uscita del saggio di Adolf Loos su «Ornamento e delitto». Nel caso del costume, a pensarci bene , é proprio vero.