MARCO PICCOLO

SCUOLA, ESAMI, TERZA MEDIA, QUIZZONE, PROVE OGGETTIVE DI PROFITTO, ITALIANO, MATEMATICA, PSICOLOGIA, ANSIA DA PRESTAZIONE


Terza media, l'anno del rigore: «Esami incubo, col quizzone»
 Qualcuno dovrebbe chiedere ad Antonello Venditti di scriverne un’altra di canzone sugli esami. Perché se la maturità è stata per generazioni il passaggio che più ha segnato la vita degli studenti italiani (l’incubo ricorrente? Dover ripetere ancora e ancora il famigerato esame) adesso c’è un’altra prova che le fa decisamente concorrenza: la mini-maturità delle medie. L’esame di terza ha raggiunto livelli di difficoltà mai immaginati qualche anno fa. Non a caso per il 73% degli alunni coinvolti è un vero spauracchio. Tanto per cominciare ci sono cinque giorni di fila di prove scritte, compreso un quizzone su cui non c’è speranza di “aiutini”: il test è preparato all’esterno, dall’Istituto di valutazione del sistema di istruzione (Invalsi), non dai prof. Il weekend pausa, poi via con gli orali. Il quizzone si svolgerà il 17 giugno e prevede due prove, una di italiano e una di matematica. Il protocollo di controlli richiesto dal ministero è rigido, anche perché i risultati del test servono al ministero per capire quanto ne sanno i ragazzini di terza di matematica e italiano. Il Miur si è raccomandato in più occasioni con i docenti di non falsare le prove aiutando i ragazzi e con una circolare, negli scorsi giorni, ha indicato le regole da seguire il giorno del compito: cellulari off-limits per i candidati, ma anche per i commissari. In ogni aula ci dovranno essere prof “vigilantes” che dovranno fare la spola fra i banchi e che dovranno essere di materie diverse da quelle della prova. Niente vocabolari o calcolatrici per gli alunni. Nell’istituto, per tutta la durata (60 minuti per materia), non potranno entrare soggetti esterni. Si parte alle 8.30. Chi arriva tardi resta fuori.