L'EDITORIALE DELLA NOTTEOVUNQUE E' MINI-MANIA DAL CELLULARE AL COSTUME
Mini e ancora di più. Un'estate al “mini” dove tutto è piccolo, piccolissimo. Dalle star della pop music, ai politici, ai costumi, ai cellulari, agli iPod, alle macchine. Per non parlare delle porzioni al ristorante. Basta girare per le spiagge e guardare chi tenta di beccare i tasti sul cellulare grande come metà pacchetto di sigarette o cerca disperatamente di spostare la levetta per sintonizzare la microradio tanto simile ad un accendino. E se è una donna ad essere “super-mini-gadgettizzata” il tutto viene svolto dal basso di un tanga ridottissimo che svela duri mesi di palestra invernali o l'abile mano di un chirurgo. Versione “nano” anche le auto del momento, solo due posti, ma vuoi mettere? Permettersi il lusso di avere una macchinina che serve come un motorino e costa come una fuoriserie non è da tutti. E infatti per le città, soprattutto Roma, in sella a questa scatoletta ci sono tutti quelli che vogliono farsi notare. I pariolini di un tempo, i fighetti di sempre, quelli che “è meglio apparire”. Naturalmente per strizzarsi dentro il miniveicolo è meglio essere bassi. E avere un cane minuscolo, di quelli con nomi impossibili cinesi e giapponesi. Assomigliano un po’ a toponi di fogna ma non importa, la loro taglia è quella giusta. Altro complesso infranto. Ormai Vittorio Cecchi Gori non si lamenterebbe più così: “ero alto 1,72. Da quando sono diventato l'anti-Cavaliere, sono sceso di colpo a 1,65. Mi hanno tolto sette centimetri 'sti bischeri!”. Oggi anche l'essere “tappo” è un segno di riconoscimento, un segno di potere. D'altronde in molti nella squadra di Berlusconi non superano il metro e settanta (Brunetta insegna). E che dire dei giornalisti? A parte qualche eccezione i più potenti non sono certo delle stanghe. E piacciono soprattutto alle alte. Anche per essere star del cinema meglio qualche centimetro in meno. Richard Gere insegna e Mel Gibson conferma. Penelope Cruz dal basso del suo metro e rotti ha stracciato la giraffa Nicole Kindman sia nel cuore di Tom Cruise (anche lui razza pigmea) che al botteghino. Minimania nella musica con la tascabile Kilie Minogue, un metro e cinquanta di curve e sensualità. Rimonta delle soubrette “bonsai” a Mediaset, dove alla selezione delle veline (2011) sono gradite le ragazze non più alte di un metro e settanta.