MARCO PICCOLO

IL CASO CURIOSO: TUTU', STOFFA, HAUTE COUTURE, BALLERINE, ETOILE, GARZA, GAZA, NMINIGONNE DA SBALLO, TULLE, PIZZI, TRINE,


COSI' LE LUNGHE GARZE DIVENTARONO UNA MINIGONNA CONTURBANTETUTU', EROS IN PUNTA DI PIEDI  
Gaza ignora forse che il tutù le deve, se non la nascita, il successo e la diffusione planetaria. Proprio dall'effimera capitale odierna del compianto Yasser Arafat sbarcò in Europa, nel Medio Evo, la quasi omonima stoffa che doveva coniugare impiego sanitario e haute couture. I due ambiti peraltro comunicarono. Successe anche durante l'occupazione tedesca. Le ballerine dell'epoca - etoile e non - si rifornivano di materia prima nelle farmacie parigine. Ma la garza era sottomessa al razionamento. Procurarsene metri, come richiede il costume di scena, esigeva patetiche menzogne o innominabili contropartite. Morale, negli anni più bui - '43 e '44 - i tutù finirono per trasmutarsi in minigonne da sballo. E la penuria di tessuto, virtuoso indizio, scatenava paradossalmente frizzi lascivi tra il pubblico militare. Ambiguo, in ogni caso, il tutù lo era da sempre. Gli etimologisti si danno battaglia con due tesi incompatibili. La prima vorrebbe farlo derivare da Tulle, capoluogo della Correze nonchè feudo chiracchiano. Timoroso che pizzi e trine importati rovinassero l'economia, Colbert vi concentrò l'industria tessile nazionale per dames à la page. E passi. Per gli alfieri della seconda ipotesi, malgrado lo indossino ballerine spesso angelicate, la parola ricalca il prosaico fondoschiena. Vorrebbe dire, insomma, culetto. E che il termine appaia verso fine '800, in epoca offenbacchiana di mutande sventolabili a piacere nei "french can-can", giustificherebbe i cattivi pensieri.