MARCO PICCOLO

RIFLESSIONE:POLITICA, ECONOMIA, MANOVRA FINANZIARIA, TAGLI, PENSIONI, PENSIONATI, GIOVANI, VECCHI, COSTUME, SOCIETA'


LA RIFLESSIONESIAMO CONDANNATI A SUBIRE I DANNI E LE BEFFE
E’ sempre stato il metodo dei governanti quello di esigere sacrifici oggi promettendo un domani migliore, ma forse ogni politico, nei suoi discorsi, dovrebbe far attenzione ad almeno due elementi.Primo, i vecchi: non è molto difficile immaginare quanto sia bruciante e profonda l'umiliazione di milioni di italiani anziani, rappresentanti tanta parte della popolazione e dell'elettorato, che ogni giorno, in ogni circostanza, dal primo come dall'ultimo che parla, su ogni mezzo di comunicazione, si sentono visti e trattati come inutili vampiri, come nullafacenti che portano il Paese alla rovina con le loro pensioni, come gente che ostinandosi a sopravvivere e non spicciandosi a morire dà colpi fatali all'economia nazionale e condanna alla miseria i propri figli. La mancanza di autostima, il sentimento di irrilevanza, la mortificazione del sentirsi superflui e inefficienti sono già tra le sofferenze più strazianti della vecchiaia: se a questo si unisce una mancanza di rispetto di vertice, un deprezzamento politico, una de-valorizzazione sociale ripetuta quotidianamente con vile brutalità e durezza da governanti ed economisti, addio.Secondo elemento a cui fare possibilmente attenzione, i giovani: hanno già abbastanza guai e limitazioni, sono già abbastanza trascurati o ignorati, è odioso sceglierli come pretesto per iniziative economiche ai danni di altre fasce della popolazione, proclamare che si leva ai vecchi per dare ai giovani. Tra l'altro, sinora non è mai successo: s'è tolto, ma non si è dato. Usare bugie simili è indecente: nel caso, meglio togliere senza cercare scuse e senza nascondersi, come s'è fatto per troppo tempo, dietro il sol dell'avvenire.