MARCO PICCOLO

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RISCALDAMENTO GLOBALEIL GHIACCIAIO INCAPPUCCIATOAl Tonale un telo gigante per salvare il ghiacciaio
Sotto il primo vero sole estivo, con l'acqua che scroscia a valle e il termometro che segna 10 gradi sopra lo zero, si lavora in maglietta e occhiali scuri per salvare i ghiacci del Presena. Siamo a tremila metri di quota, al confine fra Lombardia e Trentino, dove è iniziata la copertura del ghiacciaio con 70mila metri quadrati di teli geotessili: due anni fa doveva essere solo un esperimento, ma quando si è scoperto che funziona i tecnici della Carosello Tonale hanno deciso di raddoppiare quell'enorme coperta che lavora all'incontrario, ripara dai raggi ultravioletti e fa da isolante termico, in pratica tiene la neve al fresco. A fine stagione lo strato di neve protetto risulterà più spesso di almeno un metro e mezzo, quanto basta per prolungare la vita di un piccolo ghiacciaio alpino che resta comunque condannato.
Ma anche ai malati terminali è concesso di lottare per un giorno di vita in più. Magari una stagione. Che nel caso del Presena si traduce, naturalmente, in soldi.Il presidente della Carosello, Giacinto Delpero la mette giù così: "In questo modo riusciremo a conservarlo al meglio ed ad ottobre saremo pronti per dare inizio ad una nuova stagione di sci". Ma lassù ci sono anche i ricercatori dell'università di Milano e i meteorologi trentini per studiare termometro alla mano che cosa succede sotto l'immensa coperta bianca e chissà, trovare un modo, per ridurre il ritiro degli altri ghiacciai che sulle Alpi orientali ha raggiunto il ritmo impressionante di un 25 per cento (in meno) nell'arco di dieci anni.