MARCO PICCOLO

RIFLESSIONE, MUSULMANI, KAMIKAZE, MARTIRI, STRAGE, MORTE, SOGNARE, EROI, CATTOLICI, VIOLENZA, DISTRUZIONE,


LA RIFLESSIONE  8.000 EURO, UNA RICOMPENSA PER IL MARTIRIO 
Ormai sembra invalso l'uso di denominare  "martiri" quei volontari che seminano terrore e si danno la morte esattamente mentre la disseminano attorno a sé. E che qualcosa di pseudomistico giri tra questi soggetti dev'essere vero. Se è vero per esempio che, in una lettera indirizzata alla mamma di un kamikaze, di questi si legge: ".... qui tutti lo ammirano e lo invidiano. Tutti dicono che l'hanno sognato di notte". E il sognare di notte una persona conosciuta segna la riprova che questa è nel novero degli eroi e, appunto, dei "martiri". I cattolici sono quasi costretti a verificare l'uso di questo termine come se il fenomeno della persecuzione colpisse questi infelici che, invece, a loro modo provocano una persecuzione. I martiri della fede cristiana subivano violenza, accettano perfino la morte: non infliggevano però né violenza,  né morte. Cattivo uso del termine martire applicato ai due casi. Per i violenti islamici si fanno collette clandestine anche nelle sinagoghe. Per sostenere questi suicidi-omicidi che servono alla "causa". Essi guadagnano 8000 euro quale ricompensa per il loro "martirio". Molto triste.