MARCO PICCOLO

ORECCHIO DI DIONISIO: VERGINITA', SESSO, RAPPORTI PREMATRIMONIALI, RITI, CONTRATTI,PUREZZA, PADRI E FIGLIE


ORECCHIO DI DIONISIO© PSICOLOGIAFORENSE  RIPRODUZIONE RISERVATA  MIGLIAIA DI RAGAZZE AMERICANE  DURANTE UN RITO FIRMANO UN CONTRATTO DI VERGINITA' PREMATRIMONIALE
L'uomo ha qualche capello bianco, ma si presenta ancora bene in smoking. La ragazza è giovane, non avrà vent'anni, e indossa un bel vestito lungo da sera. Lui la prende sottobraccio per farla ballare e sfilano sulla pista. Poi tornano al tavolo, e lui prende da una scatola un prezioso anello luccicante. Lo regala alla ragazza, che fatica a trattenere le lacrime. A quel punto l'uomo si alza in piedi, posa le mani sulle spalle della giovane ancora seduta, e comincia a recitare ad alta voce: “Io, tuo padre, scelgo davanti a Dio di difenderti, come tua autorità e protezione nel campo della purezza Io stesso condurrò una vita pura come uomo, marito e padre, e guiderò mia figlia nella preghiera come l'alto sacerdote della mia casa”. Finita la declamazione lui e lei firmano, vivendo felici e contenti fino a quando il matrimonio della ragazza li separerà. Forse. Non è la trama di una soap opera, ma il rito che si ripete ogni  anno a centinaia di “purity ball”, i balli in cui le figlie prendono davanti ai loro padri l'impegno solenne di restare vergini fino a quando si sposeranno. È la risposta degli evangelici (ma anche di genitori senza un particolare credo religioso) alla cultura delle “baby prostitute”, delle “lolite”, delle ragazze disposte a tutto per una ricarica del telefonino, dei rapporti prematrimoniali senza discernimento. Si trattava di rendere la verginità un valore “cool”, cioè “fico”, quanto e più della decadenza imperante. Erano nati persino i gruppi rock cristiani che promuovevano la purezza, e anche varie star si erano impegnate a restare caste fino al matrimonio. In questo clima sono nati i “purity ball”. Padri e figlie venivano invitati a grandi feste, dove andavano come se fossero appuntamenti galanti. I genitori si impegnavano davanti a Dio a proteggere la purezza delle ragazze, che in cambio giuravano di resistere a qualunque tentazione fino al matrimonio. La trovata ha funzionato, e ancora oggi i “purity ball” si svolgono ogni anno in molte zone dell'America, soprattutto nel sud e midwest. I risultati sono misti. Il numero degli aborti è davvero diminuito, ma l'88% delle ragazze che prendono l'impegno a restare caste lo violano prima del matrimonio. I sociologi pensano che la riduzione delle gravidanze non volute dipenda soprattutto dall'uso dei contraccettivi, ma non pensano che predicare l'astinenza sia un danno. Femministe come la scrittrice Eve Ensler, però, protestano: “Firmare questo contratto col padre significa farsi togliere la sessualità, fino a quando firmerai un altro contratto, quello matrimoniale. Ti rende incapace di scegliere senza un uomo: diventi invisibile”.