MARCO PICCOLO

RIFLESSIONI, PENSIERI, IDEE, OPINIONI, SUGGESTIONI.... PER UN NUOVO GIORNO


LA RIFLESSIONE DELLA NOTTEPER SALVARE LA GIUSTIZIA? MAGISTRATI INDIPENDENTI MA ANCHE PIU' IMPARZIALI
Ho sempre sostenuto con forza, già in tempi non sospetti, che l'autonomia della magistratura è indispensabile per garantire l'imparzialità nei confronti di tutti i cittadini e di ogni potere costituito. Ma non meno vale e forse ancor più la reciproca, e cioè che l'imparzialità del magistrato è condizione indispensabile per garantire e preservare l'autonomia della magistratura. Senza imparzialità non avrebbe senso l'autonomia dei giudici. Ogni comportamento del magistrato che "in ufficio o fuori" si ponga in contrasto con la divisa e l'immagine stessa dell'imparzialità si risolve in un vero e proprio attentato all'indipendenza della magistratura. Allo stesso modo i pubblici ministeri   che sono “figure sui generis” perchè parte del processo ma ugualmente sottoposti all'abito mentale e comportamentale dell'imparzialità: cio' esclude accanimenti persecutori che siano dettati da faziosità o pregiudizi ideologici e, tanto meno, tollera coinvolgimenti personali. Il magistrato è una sorta di sacerdote laico - laddove "laicità significa onesta adesione a un'idea senza restarne succube e senza escludere l'onestà di chi non la condivide -, ostile  al comodo compromesso quanto al moralismo arcigno e bigotto, fedele al "Vangelo" della Costituzione e al tempo stesso dotato di  quell'umiltà senza la quale la giustizia dell'uomo non è più umana e, forse, non è neanche giustizia.