MARCO PICCOLO

DIRITTO&ROVESCIO, DURA LEX SED LEX, VIOLENZA SESSUALE, STUPRO, PEDOFILIA, SFRUTTAMENTO PROSTITUZIONE MINORILE, PEDOPORNOGRAFIA,


LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALENiente obbligo di arresto per stupratori e pedofili o per chi è indagato per il reato di violenza sessuale.Lo sostiene la Corte Costituzionale
Sta facendo molto discutere la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare la parziale illegittimità costituzionale dell’articolo 275 del codice di procedura penale, quello modificato col Decreto Legge del 23 febbraio 2009 e convertito nella legge 23 aprile 2009.In quell’articolo, lo stesso che introduceva il reato di stalking, si stabiliva l’obbligatorietà della custodia cautelare in carcere per i delitti di prostituzione minorile, pornografia minorile, violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale di gruppo.Ora la Corte Costituzionale ha stabilito che nei procedimenti per violenza sessuale, atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile, anche quando sussistono gravi indizi di colpevolezza, la custodia in carcere dell’indagato non è più obbligatoria. Sarà il giudice a decidere.Si legge nella sentenza n. 265:Per quanto odiosi e riprovevoli, i fatti che integrano i delitti in questione ben possono essere e in effetti spesso sono meramente individuali e tali, per le loro connotazioni, da non postulare esigenze cautelari affrontabili solo e rigidamente con la misura massima (il carcere, ndr).