MARCO PICCOLO

ATTUALITA', CRONACA, SCIENZE, AMBIENTE, COSTUME, SOCIETA', VITA DI COPPIA, DONNE, UOMINI, TRADIMENTO, CARRRIERA


TEMPO DI LETTURA  DI QUESTO POST: 2 MINUTI  Le donne ben pagate rischiano di essere tradite di più 
Le donne che guadagnano di più dei loro mariti o compagni sono più esposte al rischio di tradimento. Se l'uomo in questione è del tutto a carico della dolce metà, questa rischierà cinque volte di più di ritrovarsi accanto un compagno infedele. E' una nuova ricerca presentata al convegno della American Sociological Association da Christin Munsch, sociologa della Cornell university riaprire la questione del gap di genere.  Il motivo dell'infedeltà da parte dei mariti non è legato ai soldi, secondo Munsch (che ha analizzato il comportamento di coppie tra i 18 e i 28 anni, sposate o conviventi da più di un anno, tra il 2002 e il 2007) ma è una questione di identità sessuale. Chi sente minacciata la propria identità metterà in atto comportamenti che tendano a ripristinare il ruolo nella coppia. In sostanza il tradimento sarebbe un meccanismo compensativo per l'uomo che così riafferma la sua funzione di capofamiglia. Dalla ricerca emerge anche che a tradire più degli altri sono gli uomini che guadagnano bene e più delle loro compagne. Ma le motivazioni sono diverse: lo fanno perché ne hanno la possibilità grazie alle lunghe giornate di lavoro, ai viaggi e redditi più elevati che rendono le scappatelle più facili da nascondere. Il quadro non è incoraggiante ma SECONDO ME  esiste una "GIUSTO EQUILIBRIO", ovvero la giusta proporzione di reddito che un uomo deve guadagnare in più rispetto alla donna per evitare di essere tentato dai "meccanismi compensativi": il 25% in più e, forse, la pace familiare è assicurata.