MARCO PICCOLO

MALEDETTI ITALIANI, TOPI DI FOGNA , FRONTALIERI SVIZZERI INFAMI E LADRI, CANTON TICINO, VIA GLI ITALIANI,


ITALIANI? RATTI SCHIFOSI: RUBANO, DEVASTANO, FANNO SCANDALO.DERATTIZIAMO! 
 Frontalieri come ratti: nuova campagna choc contro gli italianiDai cartelloni a Facebook una nuova e aggressiva presa di posizione contro i lavoratori di Como, Varese e Novara. Sarebbero i "topi" che si arricchiscono sulle spalle dei ticinesiI "nemici" sono rappresentati come tre toponi pronti a saccheggiare borse di "formaggio" svizzero e sarebbero essenzialmente di tre tipi (VEDI IMMAGINE QUI SOTTO): il Fabrizio, piastrellista di Verbania che lavora in Ticino, il Bogdan rumeno dalla professione sconosciuta e il Giulio avvocato italiano che lavora in Lombardia. Il riferimento è chiaro: chi ha messo in scena questa polemica irriverente non ama chi ogni giorno passa il confine per lavorare, chi arriva dall'estero e chi prende provvedimenti (vedi Tremonti) che intaccano la ricchezza del vicino Cantone. "Stiamo arrivando a quota 45.000 frontalieri - si legge sul sito "Bala i ratt"- un quarto della forza lavoro in Ticino. Significa che tutti i ticinesi potrebbero lavorare, ma non possono farlo perché muratori, operai, camerieri, impiegati, infermieri, ricercatori, professori dalla vicina Italia, sottopagati e comunque ben contenti di portarsi a casa stipendi che al loro paesello nemmeno si sognano (adesso poi che l’euro è in caduta libera…) gli portano via il posto da sotto il naso. E non veniteci a dire che gli svizzeri non vogliono fare più certi mestieri: se non ci fossero migliaia di pendolari che giorno e notte arrivano da Como, Varese, Milano e Novara ad occupare fabbriche, negozi, banche (sono anche lì) e ristoranti, gli svizzeri sarebbero ben contenti di non andare a timbrare".