LA RIFLESSIONE CON IL CATTIVO GUSTO IN CERCA DI IDENTITA'
Noi in psicologia li chiamiamo «primi vagiti sociali» e il genitore perfetto non dovrebbe mai disprezzarli. Il genitore normale non dice niente però si chiede perchè la costruzione (o distruzione) dell'identità debba proprio partire dai piedi. Perchè è proprio lì che sembrano concentrarsi ultimamente gli sforzi trasgressivi dei figli. Più che trasgressione , a vederla con gli occhi dei «vecchi» (cioè gli over 20), mettere certe scarpe sembra autolesionismo. Per i ragazzini, perchè ci mettono 20 minuti per allacciarsi quelle megasnaeker con le stringhe che devono restare piatte e infilate dentro. Per le ragazzine, perchè nemmeno Pamela Anderson - in spiaggia con gli stivali di pecora - sembra più sexy di Winnie the Pooh. Ma è un danno per tutti, perchè questi piedi lasciati liberi di crescere e germogliare temono mocassini e ballerine come cinture di castità. Salendo ai piani alti del corpo, la costruzione dell'identità sembra invece giunta a più miti consigli: gli ombelichi di fuori si sono ridimensionati, come i jeans troppo strappati (resiste la Ventura, ma non è adolescente) e i capelli a cresta. Resistono, anche, certe idee-moda che i ragazzi si sono fatti guardando le loro band di riferimento: i teschi Emo impazzano dal calzino al cinturone. Ma i genitori orripilati sappiano che musica e sport offrono ben altro: Lady Gaga (vedi foto), per esempio, o Venus Williams in campo in babydoll nero, non proprio stile tennis.