MARCO PICCOLO

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LA CLASSIFICA  MONDIALE  DEI BLOGGER: AI PRIMI POSTI SOLO CHIÈ GIÀ FAMOSO ?
 «I blog sono come la birra fatta in casa. Chiunque può produrli», scriveva Glenn Reynolds, tra i pionieri delle nuove “distillerie” digitali. Un esercito di Davide (il titolo del suo libro) si è messo in marcia per conquistare visibilità ai danni dei giganti tradizionali. Ma l’impresa non sembra aver avuto un particolare successo tanto è vero che, in tutto il mondo,  emergono  solo i blogger professionisti, sempre più dipendenti (e stipendiati) dai Golia che dicevano di voler contrastare. Tra i cinquanta blog più visitati della classifica internazionale stilata da Technorati, gli autori auto-prodotti sono rimasti pochissimi e riuscire a raggiungere i vertici è diventato quasi impossibile, perché i grandi nomi e i grandi marchi attirano e monopolizzano il traffico online. Aol da sola è proprietaria di ventisette blog sui primi cento della lista.Gli altri finiscono impolverati: il 94 per cento dei siti personali rilevati nel 2009 è stato chiuso o abbandonato. Anche in Italia i blog più seguiti e discussi sono rilanciati e inglobati dal “potere”o “sponsorizzati” politicamente. Nei primi dieci posti ci sono Beppe Grillo e Voglioscendere del trio Corrias-Gomez-Travaglio.NESSUN BLOG DI LIBERO.  Da democratico e decentrato, l'universo web assomiglia sempre più ai "vecchi sistemi", dove tanti parlano e pochi hanno la possibilità di farsi sentire.