MARCO PICCOLO

L'ORA LEGALE: BLOG, BLOGGER, DIFFAMAZIONE, DIARIO ON LINE, POST, COMMENTI, OBBLIGO DI CONTROLLO,


LA SENTENZA «Il blogger risponde solo per sé»
La figura del blogger non è assimilabile a quella del direttore di giornale. Lo ha stabilito la terza sezione della Corte di Appello di Torino che ha assolto il gestore di un «diario on-line» dall' accusa di aver omesso il controllo sui post inseriti da altri. In primo grado il giudice aostano Eugenio Gramola (lo stesso che condannò con rito abbreviato Anna Maria Franzoni a 30 anni) aveva equiparato i doveri di vigilanza del blogger a quelli del direttore di giornale. «Chi gestisce un blog - era scritto nelle motivazioni - altro non è che il direttore responsabile dello stesso. Ha il totale controllo di quanto viene postato e, allo stesso modo di un direttore, ha il dovere di eliminare gli interventi o i commenti  offensivi». All' imputato, Roberto Mancini, 63 anni,  era stata inflitta una condanna a 3.000 euro di multa. In Appello (relatore Gustavo Witzel) la sentenza è stata riformata. La Corte ha ritenuto che le due figure sono distinte e non equiparabili. Il blogger  non ha l' obbligo di controllare quanto pubblicato da altri sul suo blog. La sentenza è in linea con la Corte di Cassazione che fa una netta distinzione tra stampa e blog. Le indagini erano state avviate dalla polizia postale dopo le denunce per diffamazione presentate da quattro professionisti in merito a discussioni comparse sul blog «Il bolscevico stanco»